Il 6 ottobre 1474 nacque a Napoli un importante cardinale italiano, Luigi d’Aragona. Primogenito di Enrico, marchese di Gerace, figlio naturale del re di Napoli, Ferdinando I, e di Polissena Genteglia, Luigi fu coinvolto fin da giovane nella vita politica e sociale del Regno, ne è esempio il fatto che si ritrovò a sposare una nipote di Papa Innocenzo VIII, Battistina Usodimare Cybo, figlia di Gherardo Usodimare, in virtù del ritrovato accordo tra la Santa Sede e la corte napoletana. Le nozze, celebrate il 3 giugno 1492 e ricordate come l’evento più fastoso con invitati dell’alta nobiltà della Chiesa e del Regno, furono poi annullate da Alessandro VI per permettere allo stesso Luigi di intraprendere la carriera ecclesiastica, alla quale era destinato per una clausola del trattato di alleanza stipulato tra il nuovo re di Napoli, Alfonso II, e il Borgia. La vita di Luigi d’Aragona non finì, tuttavia, per essere legata soltanto alle funzioni cardinalizie, ma all’interno stesso del pontificato si contraddistinse per le notevoli qualità politiche che lo portarono, durante il pontificato di Giulio II, a essere uno dei più ascoltati collaboratori del papa: nei convegni politici di Ostia, nell’incontro di Bologna tra Giulio II e Alfonso I d’Este, nella campagna invernale 1510-1511 contro il duca di Ferrara. Fu un personaggio, dunque, di spessore che influì profondamente sul temibile pontefice. Ma gli incarichi politici si arrestarono ben presto con la morte di Giulio II, con il quale Luigi aveva instaurato un rapporto di fedeltà, lealtà e devozione anche in virtù della speranza di far restaurare gli Aragonesi nella città di Napoli, insediata dagli Spagnoli. Un’aspirazione arrestatasi con l’elezione al Pontificato di Leone X, il quale aprì il conclave con una promessa di pace universale. Ciononostante fu molto vicino anche al Medici, del quale lo attrasse l’amore per le arti, le lettere, la musica, la magnificenza delle abitudini, che gli venivano sia dall’alta origine sia dall’educazione umanistica.Un rapporto che si incrinò, tuttavia, quando Luigi partì da Roma per recarsi nei Paesi Bassi a rendere omaggio al nuovo re di Spagna, Carlo d’Asburgo. In realtà, il motivo del viaggio fu chiarito in seguito, nel momento in cui si venne a conoscenza di una congiura cospirata contro il Papa. Di qui l’accusa di Leone X nei confronti di Luigi per essere stato sicuramente a conoscenza di questo complotto, sebbene non ci fossero prove della partecipazione dell’aragonese a questo episodio. Luigi riprese la sua breve vita di corte, morendo, infatti, ancora giovane il 21 gennaio 1519.