La bellezza, l’eleganza, lo stile sono cose che si imparano o sono innate in noi? Esse rappresentano una marcia in più per farsi notare? Ma chi decide cosa è elegante, bello, appropriato e cosa non lo è?
Ci sono persone che hanno una caratteristica particolare: avere buongusto.
I gay, si dice abbiano un sesto senso estetico, bravi a riconoscere gusti, accostamenti e tendenze in fatto di moda, uno spiccato ed innato senso estetico, gran parte di artisti, stilisti e soggetti coinvolti nel fenomeno ad ampio raggio sono omosessuali.
È un caso? Oppure è una caratteristica più o meno intrinseca nel dna?
Oggi mi trovo al teatro Diana a Napoli per l’evento Violetta Lab, serata all’insegna della bellezza e del trucco.
Ma perché si dice che i gay hanno buongusto?
Avete notato che parecchi stilisti sono gay, siamo i re delle tendenze e del pan-dan azzeccato di scarpe e cappello? I colori sono sempre abbinati e conosciamo tutte le sfumature del verde Tiffany, mare, perla etcc.
Questo è uno dei miti assoluti sul mondo gay, avere buongusto. Nell’immaginario modaiolo le donne amano farsi accompagnare dall’amico gay a fare shopping, farsi aiutare a scegliere l’abito da sposa o quello da cerimonia, l’amico gay sa sempre cosa consigliarti. Boccia e promuove con parole taglienti i vostri outfit, il signor Giovanni Ciacci, noto volto televisivo ed oggi presidente di giuria all’evento, di recente ha bocciato il vestito da sposo del Principe Henry in occasione del royal wedding definendolo: Lady Oscar.
Luogo comune omofobo? A volte si è considerati omofobi anche appioppando un’ etichetta “positiva” a qualcuno data solo per il fatto di essere gay. Dire a qualcuno che ha buongusto è un complimento, ma dirlo o pensarlo a priori di un gay, no!
Amici cari, questa cosa è una stupidaggine immensa, si ha buongusto perché si ha un animo gentile, un occhio attento alle mode ed a ciò che ci gira intorno e se questa cosa si manifesta di più tra le persone gay è perché i gay sono affascinati dal mondo della moda. Conosco persone gay che girano con l’orlo dei pantaloni scuciti e senza conoscere le varie sfumature (anche meno di 50!) del colore rosso. Conosco gay che amano ruttare davanti ad una partita, come dei veri uomini penserete voi, senza mai aver visto una sfilata di moda.
Sfatiamo questi miti, se il vostro amico gay vi accompagna a sfilate o shopping è perché a piacere a stare in vostra compagnia, che poi sa riconoscere una stoffa, che ben venga.
Lo studio ci insegna le cose, l’esperienza, non altro.