Esiste una strana leggenda metropolitana, nata negli anni ’90 in USA e diffusasi rapidamente nel resto del mondo. Ha a che fare con storie di ragazzini dalla carnagione chiarissima e dagli occhi completamente neri, con l’abitudine di fare l’autostop, chiedere l’elemosina e di presentarsi sulla porta di casa degli sconosciuti chiedendo di entrare. Ovviamente dietro quelle orbite scure si celano creature aliene o mostri.
Storie campate in aria? Più che probabile. Materiale horror da creepypasta, buono per un brivido tra una ricerca su google e controllata alla mail.
Eppure, come per tutte le storie dell’orrore ben congegnate, il dubbio che dentro si nasconda il classico fondo di verità permane. Un ombra che preme appena oltre il confine del razionale, che pone la domanda e cerca di rispondersi: “e se fosse vero?” Dopo tutto l’uomo rimane un animale impaurito, ma sopratutto affamato di storie. Così l’immaginazione divampa e produce nuovi racconti…
Nasce così BLACK EYED KIDS, nuova serie Aftershock di Joe Pruett e Szymon Kudranski, in Italia da venerdì 23 grazie a saldaPress.
Il primo volume, «I BAMBINI» (pagg. 128, euro 14.90) racconta cosa accade quando le tenebre calano su una città immersa nel sonno: un orrore antico si insinua nella notte e i bambini dagli occhi neri escono a giocare. Senza emozioni nè rimorsi, e con un solo desiderio: entrare nelle nostre case, nei negozi, negli ospedali, e sterminare la nostra specie. Una persona alla volta. Uno omicidio alla volta.