L’argomento di oggi sono io ed il senso della mia rubrica.
Ogni cosa deve avere un senso, ogni cosa deve essere spiegata, ci sono le fonti, le conoscenze, anche i luoghi comuni. C’è sempre un tantino di verità anche nelle più torbide bugie.
La rubrica personale su un giornale è come un diario, ci si affida ad esso per comunicare i pensieri, i fatti, con la voglia di portarli a conoscenza di chi si prende la briga di leggere.
Oggi mi sono domandato qual è il senso della mia rubrica a quasi un anno dalla sua nascita.
Il mio intento non è di stampo prettamente informativo. Non racconto i fatti cosi come sono. Li prendo e ne traggo spunto per dare il mio personalissimo punto di vista, a volte dato il mio modo di scrivere dire certe cose può dar fastidio, però perdonatemi le imprecisioni dei fatti, ma il mio parere resta il MIO. Sono egocentrico chi mi conosce lo sa e credo si percepisca, ma le volte che ho dato la possibilità a chi mi criticava di rispondere a tono, dandogli il mio prezioso spazio qui, loro non si sono fatti vivi. A volte la parte apparentemente “lesa” non vuole chiarire ma solo farsi notare, giorni fa mi è stato dedicato un articolo “contro” che io ho girato sul mio profilo online.
Come in tutte le rubriche o blog le persone, parlano e si esprimono. Distruggono o inneggiano ad un determinato fatto o persona, questa è LA LIBERTA’ di espressione che in questo paese è ancora esistente e non intendo rinunciarvi.
Quando fui contattato per scrivere su questo giornale inizialmente ero restìo, non sono un giornalista, non sapevo bene a cosa andassi incontro, la gente legge e di riflesso (ben venga) giudica e replica, e meno male, così nasce il dialogo anche da un iniziale scontro, fiumi di parole ben orchestrate, botte e risposte su chi ha detto cosa e perché. Paroloni per dire cose semplici.
Dicevo, io ero reduce dalla pubblicazione del mio primo libro, il quale con il successo avuto soprattutto in Campania mi ha aperto parecchie porte, tra cui questa della rubrica. L’angolo della pecora rosa nasce dal mio libro “la pecora rosa! a tematica gay e gli è affine per modi, contenuti e anche per la sua graffiante sfacciataggine. Il fatto che io gestisca una rubrica gay non vuol dire che io debba essere sempre pro gay, anzi.!!!
Ho accettato e ne vado fiero perché posso esprimermi liberamente sugli argomenti, prendendomi la responsabilità di quello che dico, sono un comune lettore dotato di occhi e cervello che vede il mondo e si fa delle domande, e le rivolge ad altri. Sono un fiume in piena di parole e sentimenti, che si mischiano e danno vita a queste pagine ogni giovedì.
Ringrazio i numerosissimi lettori che mi seguono qui ogni settimana e che mi scrivono sui social per complimentarsi per il mio lavoro e anche , grazie a Dio, coloro che criticano quello che scrivo, ovvio per critica intendo quella tesa a migliorarmi, tutti gli altri liberi di darmi dell’ omofobo, ignorante o peggio Berlusconi dei gay (!!!) etc…
Il senso della mia rubrica è quello che voi gli date ogni settimana scegliendomi.