E’ iniziata oggi la seconda settimana di ritiro precampionato del Napoli, ospite come di consueto della cittadina di Dimaro Folgarida nella splendida cornice della Val di Sole in Trentino.
Eppure non è sbagliato dire che solo adesso si inizia a fare sul serio, sia per l’arrivo di molti dei giocatori impegnati con le proprie nazionali fino a Giugno, sia perchè proprio oggi la prima amichevole con i “cugini” del Benevento ha dato ufficialmente il via alla stagione azzurra 2019/2020.
A catturare la curiosità e gli applausi delle centinaia di tifosi che hanno gremito gli spalti del campo comunale di Carciato sono stati, prima dell’inizio del match, i vari Hysaj, Milik, Mario Rui, Zielinski e soprattutto Dries Mertens, che ha risposto ai cori continui ed affettuosi del pubblico con la consueta simpatia.
La sfida tra gli azzurri e gli stregoni presentava non pochi spunti di interesse, a partire dal confronto tra il “maestro” Ancelotti ed il suo ex-centravanti Pippo Inzaghi, ora sulla panchina giallorossa ma in passato bomber del Milan del tecnico di Reggiolo, al quale regalò, siglando una doppietta al Liverpool in finale, la Champions League del 2007.
Ancor più dolce il ricordo che i tifosi partenopei conservano del capitano beneventano, quel Christian Maggio protagonista di ben 10 stagioni in maglia azzurra, al quale Maurizio Sarri negò la passerella finale nell’ultima partita contro il Crotone.
Il presidente De Laurentiis ha approfittato dell’amichevole odierna per porre rimedio a quell’involontario sgarbo, consegnando prima del match a Maggio una maglia con il numero delle sue presenze nel Napoli.
La partita non poteva rappresentare un test attendibile per un Napoli ancora troppo rimaneggiato, costretto a schierare un 4-4-2 con una linea mediana totalmente inedita formata dal partente Rog e dalla giovane stellina della primavera Gaetano, volenteroso ma palesemente fuori ruolo.
Anche in attacco le numerose assenze costringevano Ancelotti a schierare un inconsueto tandem formato da Verdi (anche lui in partenza, destinazione Torino) e da Tutino.
Al capitano Callejon ed a Younes sugli esterni (oltre che ad un Ghoulam tirato a lucido sull’out difensivo sinistro), il compito di creare i maggiori pericoli per il Benevento; non a caso al 20’ era proprio il numero 7 azzurro, oggi capitano, a sbloccare il match su assist dell’ex-Ajax con uno dei suoi proverbiali diagonali di destro sul secondo palo.
Quando sembrava che il Napoli potesse chiudere l’incontro (Verdi falliva due ghiotte occasioni su altrettanti inviti di Callejon), uno svarione di Maksimovic (centrale difensivo in coppia con Luperto) regalava a Coda il gol del pareggio.
Nella ripresa prevedibile girandola di sostituzioni, ma ad eccezione di Di Lorenzo (al posto di Malcuit sulla fascia destra) a subentrare erano solo giovani della primavera.
La partita si trascinava stancamente fino al 90’ quando il giovane centrocampista beneventano Vokic batteva un incerto Contini, subentrato a inizio secondo tempo a Karnezis.
Vittoria a sorpresa per il Benevento, dunque, ma con l’arrivo di altri big (in serata sono arrivati a Dimaro Insigne ed il neo acquisto Manolas) e con altri innesti attesi nelle prossime settimane (un nome a caso…James) si può dire che il bello comincia adesso.