Buon giorno lettori,
Il caldo ci spinge ad uscire maggiormente di sera da casa ed a gironzolare senza meta per la città.
Dove potremmo andare? Dove se non sulla gay street?
Gay street o strada gay, le città più importanti ne hanno inaugurata una, a volte sono addirittura degli interi quartieri come accade a Barcellona. Piccole città degli uomini.
Sono strade quasi sempre accese e piene di luci, delle piccole New York, bar, negozi e locali a volte alberghi tutte per i gay, diventa il punto di ritrovo obbligato prima di andare a ballare, un po come la piazzetta sotto casa da ragazzini o dopo la disco per prendere un caffè, ci si incontra, si danno i primi appuntamenti. Si crea un circuito di affinità e ci si sente più liberi di essere se stessi. L’uno protegge l’altro.
Ovvio è una strada pubblica, non un circolo chiuso e spessi gli etero vengono a curiosare.
Le gay street aiutano le persone a creare contatti tra di loro, a conoscersi dal vivo e non solo dietro una chat, alcune sono state introdotte nelle guide turistiche e vengono visitate come attrazioni, simbolo di modernità e civiltà, parlo ad esempio di Shoneberg il quartiere gay di Berlino, un isolato intero di negozi e bar davvero bello e rilassante.
Punti a sfavore? A voler fare l’avvocato del diavolo ce ne sarebbe da dire… perché isolare i gay? Intendo creare delle gay street e rinchiuderli tra di loro. Se vai in certi posti sai cosa trovi se non ti va di vedere evita, forse è una chiave di lettura un po estrema. Secondo punto a mio parere a svantaggi: I negozi, a farci caso spesso in questi quartieri c’è un proliferare di sexy shop, non ho visto a Belino o in altre città per esempio un salumiere!!
Tentativo apparentemente friendly di chiudere in un solo posto i gay o emancipazione come riconoscimento di un punto di svago tranquillo e conosciuto? Un passo avanti o uno indietro? La gay street serve ai gay ed ai cittadini ad educare alla diversità oppure tende a ghettizzarli maggiormente?
Queste domande le ho spesso udite e credo che qualsiasi riconoscimento ufficiale come una street sia ben accetto, poi sta alle persone stare attente e rendere il posto un luogo rispettoso. Sono le persone che “fanno” il luogo e non il contrario, se l’immagine è buona i gay ne acquistano tutti pubblicamente. E’ anche una sorta di possibilità per stanare i luoghi comuni.
La street è un luogo di svago sulla base del modello straniero dove è concentrato il divertimento, la zona dove fare lo struscio e non dove fare la spesa con i bigodini in testa. Per quanto riguarda i soliti sexy shop che sia annidano in queste strade, il binomio associativo gay e sesso è ancora fortissimo e purtroppo indubbiamente vero.
Ce n’è ancora di STRADA da fare ma almeno abbiamo iniziato.