Mercoledì 5 dicembre, presso il Caffè letterario Intra Moenia a Piazza Bellini, Napoli, si terrà la presentazione del libro “Ho chiesto rifugio al mondo”, edito da Edizioni La Gru. L’autrice è Anna Faiola, giovane caivanese, la quale concilia la passione per la lettura e il talento per la scrittura con un occhio attento verso l’aspetto dei diritti umani, delle libertà e dell’uguaglianza. Laureatasi in Giurisprudenza, la scrittrice si è già dedicata a diverse attività, non solo legate al mondo della letteratura, le quali fanno quindi emergere la caratura di un’intellettuale che, in quanto tale, ben si presta affinché la sua penna possa abbracciare anche la via dell’impegno nel sociale.
“Ho chiesto rifugio al mondo” è il suo romanzo d’esordio e, come si può leggere sulla pagina social dell’evento, si tratta di “un inno all’amore in tutte le sue forme, alle diversità, alla ribellione e prima di ogni altra cosa, ad un’umanità ormai estinta negli esseri umani”. È la storia di un viaggio, non solo nel senso fisico, in quanto ambientato in India, ma anche, come conseguenza naturale per un animo predisposto, nella prospettiva di una scoperta di se stessi attraverso l’incontro con l’altro. La protagonista, infatti, con quello che viene definito “un atto di coraggio sentimentale”, abbandonerà il suo contesto di origine, fatto di convenzioni, per dedicarsi ai poveri, attraverso un ong operante nel Paese asiatico. Durante la sua esperienza, in aggiunta, ella incontrerà persino l’amore con una ragazza indiana.
Molteplici, dunque, sono le tematiche che verranno affrontate nel romanzo, dalle ingiustizie sociali e la corruzione fino alla misoginia e alla discriminazione razziale e sessuale.
Ed allora, in questo nostro attuale scenario socio-politico, dove si è addirittura giunti a forme di “criminalizzazione” dei sentimenti d’umanità; dove si condannano le azioni umanitarie – persino quelle di salvataggio in mare – e dove, pure per noi, le diseguaglianze sociali, il sessismo, l’omofobia e il razzismo sono piaghe tutt’altro che superate, affrontare la lettura di questo libro potrà sicuramente essere motivo di riflessione e spunto di analisi. Urge non restare indifferenti e, pertanto, si rendono necessari, pure nel nostro quotidiano, anche piccoli atti di coraggio, di ribellione e, soprattutto, di scoperta e di comprensione delle pluralità, per non sprofondare in un abisso fatto di odio e violenza. In tal senso, un’ottima occasione sarà già quella di poter partecipare alla presentazione di “Ho chiesto rifugio al mondo”.
Scopriamo e, soprattutto, sosteniamo con forza un giovane talento, come quello di Anna Faiola, di cui, oggi più che mai, abbiamo bisogno. Perché, come insegnavano già gli antichi, la Bellezza che la cultura e l’arte emanano è l’unica vera via di salvezza; è l’unico vero modo per contribuire a gettare le basi di una convivenza umana fatta di rispetto e pace.