Il Borgo Orefici si estende, tra corso Umberto e via Marina ( a Napoli,) in una zona da sempre destinata ad attività commerciali per la vicinanza del mare e, culla della creatività orafa fin dal Medioevo
I primi maestri orafi furono francesi, essi scesero a Napoli al seguito della corte angioina ma non passò molto tempo prima che gli artigiani locali li soppiantassero del tutto.
Nel XVII secolo, il viceré Marchese del Caprio stabilì che solo in quella zona si potesse esercitare l’arte degli argentieri e degli orefici, e proprio nel BORGO furono realizzati arredi sacri come le preziose statue del Tesoro di San Gennaro e collezioni per nobili composte da oro e pietre preziose di inestimabile valore
Nel cuore del borgo troviamo la Piazzetta Orefici, che è anche la sede storica della Corporazione degli Orefici. Simbolo del borgo è un Crocifisso che si trova al centro della piazzetta. Questo Crocifisso ha una particolarità, è dipinto in modo che si possa ammirare la sacra effigie osservando la croce sia sul davanti che sul di dietro
.Nel borgo c’è anche un’altra piazza: Piazza Carlo Troya, che ospita l’antica Fontana del Pesce
ed è proprio intorno a questa fontana che si racconta questa leggenda le persone del posto asseriscono che in alcuni giorni quando la piazzetta è piena di persone e venditori ambulanti, ci si può imbattere in uno strano fantasma, quello di un vecchio pescatore con due grosse ceste ricolme di pesce fresco, le persone raccontano che mentre camminano si ritrovano all’improvviso con in mano un cartoccio di pesce, ma nel momento in cui o lo vogliono rifiutare o lo vogliono pagare il vecchio pescatore sembrerebbe sparire nel nulla, ma non finisce qui perché sembra, che nel Borgo Orefici ci sia un alto fantasma, quello di Don Raffaè, diventato a furor di popolo il protettore dei commercianti del Borgo . Il fantasma di Don Raffaè è uno spirito alquanto benevolo, si aggira per il Borgo degli Orefici e molti giurano che aiuta i commercianti in difficoltà.
La sua tomba si trova al cimitero di Poggioreale ed è sempre piena di fiori, fiori che depongono i commercianti che hanno problemi economici sperando in un suo aiuto