La notizia forse più interessante, e che, certamente, lascerà più scorie dietro di sé, della scorsa settimana è quella che Sony, uno dei giganti (forse il più grande) del mercato videoludico, ha annunciato la sua assenza all’E3 del 2019. Questa notizia è interessante per due motivi, a mio parere. Il primo è, chiaramente, legato al perché la casa nipponica abbia deciso di non presentarsi alla più importante manifestazione videoludica dell’anno. Il secondo ha a che fare, invece, con il come Sony deciderà di ovviare a questa mancanza.
Partendo dalla prima motivazione, sicuramente quella che un po’ a tutti piacerebbe capire, posso dire che i motivi posso discendere da almeno due macro-motivi. Il primo di questi è che Sony, avendo fatto trapelare in più di un’occasione che Playstation 5 sia più di un’idea, stia, di fatto, lavorando a tempo pieno a questo progetto, con l’obbiettivo di produrre la nuova console entro la fine del 2021, o giù di lì. Comprensibilmente, se effettivamente questo è vero, si capisce che, esclusi i titoli già annunciati all’ultimo E3, Sony non abbia avuto il tempo di trovare qualcosa di nuovo e dirompente, visto che a tutti gli ultimi E3 è sempre stata protagonista di roboanti conferenze, e ha preferito stare a guardare quest’anno, con l’obbiettivo di preparare qualcosa magari subito prima dell’E3 2019, giusto per non far si che si dimentichino di lei.
A questa prima macro-motivazione, se ne può aggiungere almeno un’altra, rappresentata dall’imbarazzante vittoria che la casa nipponica sta conseguendo nella console war di questa generazione di piattaforme; è anche inutile girarci intorno, durante quest’ottava generazione Microsoft ha dimostrato di non poter competere, soprattutto a livello di esclusive, e Nintendo, come al solito, ci ha fatto vedere come questa guerra, in fondo, la lasci combattere ad altri. Questo clamoroso dominio può aver fatto pensare a Kazuo Hirai e compagnia che non fosse necessario correre, rischiando di fare qualche gaffe, pur di presentare qualcosa all’E3.
Si può ben capire che non sono solo queste le motivazioni, e che presumibilmente nessuno di Sony ci verrà a dire tutta la verità riguardo questa faccenda, per cui mettiamoci l’anima in pace e vediamo che piano ha per noi fan la cara vecchia Playstation.
Il secondo aspetto di cui ho parlato prima, cioè di come Sony ovvierà a questa mancanza, in porte, lo ho già introdotto prima. Ho detto che probabilmente la casa con sede a Tokyo ha un piano per sorprenderci; che sia un annuncio a sorpresa subito prima dell’E3, per mescolare le carte delle altre contender, o che sia uno sviluppo ancor più concentrato dei titoli già annunciati ed ancora in cantiere, non credo che Sony sarà del tutto assente da questo E3, anche se non terrà la sua consueta conferenza. Quel che è certo è che le altre software house, paradossalmente, dovranno impegnarsi ancor di più per approfittare di questo spiraglio che Sony ha lasciato. Speriamo che non si riveli un “tutto fumo e niente arrosto” come lo scorso anno.