L’intossicazione alimentare è dovuta all’ingestione di cibo contaminato da tossine e non va confusa con l’infezione alimentare causata dall’assunzione di un alimento contaminato dai microrganismi patogeni in grado di riprodursi colonizzando l’apparato digerente.Esiste poi anche la tossinfezione alimentare che è provocata dalla combinazione di intossicazione e infezione, perché provocata dalle tossine prodotte da microrganismi patogeni all’interno del tratto gastrointestinale.
Ma quali sono le cause di una intossicazione?L’inquinamento degli alimenti si può verificare in ogni fase della produzione e può avere diverse cause come ad esempio la manipolazione dei cibi con mani sporche, infezioni alle vie aeree degli addetti alla lavorazione, il contatto con superfici di lavoro poco pulite, l’esposizione dell’alimento ad animali, insetti ecc.
I sintomi di un’intossicazione alimentare si possono manifestare nell’immediato, oppure alcuni giorni dopo l’ingestione del cibo con nausea o vomito, diarrea, crampi addominali, febbre.Occorre rivolgersi immediatamente ad una struttura sanitaria quando si manifestano alcuni segni caratteristici del botulino (intossicazione di tipo batterico) come visione doppia o confusa, difficoltà di parola, debolezza muscolare.L’OMS ha stimato nel 2015 che a livello mondiale ogni anno 1 persona su 10 viene colpita da intossicazione alimentare.
Ma quali sono gli accorgimenti che ci permettono di ridurre il rischio di una intossicazione? Vediamoli:L’igiene parte dal frigorifero e dalle dispense, è fondamentale che essi siano puliti con acqua e bicarbonato per evitare che i cibi entrino in contatto con germi batteri e parassiti, inoltre è consigliabile conservare il cibo in apposite vaschette chiuse.Separare sempre i cibi crudi da quelli cotti per evitare contaminazioni e trasmissione di germi e non utilizzare le stesse posate per gli uni e per gli altri.Non consumare cibi crudi come latte pesce e uova in climi caldi o in condizioni igieniche precarie poiché alcuni germi possono essere uccisi solo da un’adeguata cottura (80° C per almeno 10 minuti).La conservazione degli alimenti deve avvenire a temperature comprese tra i 3-4°C poiché la maggior parte dei germi prolifera a temperature comprese tra i 5 ed i 70°C.Attenti anche a frutta e verdura, lavarli sempre con cura o lasciarli un po’ a bagno con acqua e bicarbonato.La maggior parte dei casi di intossicazione si risolve entro pochi giorni, altri ivece necessitano di maggiore attenzione, quando dopo un paio di giorni i sintomi non diminuiscono è bene sentire il parere di un medico.
Ma quali possono essere dei rimedi naturali?La natura ci offre come depurativo e digestivo il cardo mariano. Per far fronte nell’immediato ad alcuni dei disturbi provocati da un’intossicazione è fondamentale reintegrare i liquidi bevendo acqua arricchita con calcio, potassio, magnesio. In aggiunta bere del tè,succhi di mela. Per recuperare le forze consumare alimenti come riso, banane, mele, pane tostato e proteine semplici. Per ripristinare l’equilibrio della flora batterica intestinale, fare ricorso a fermenti lattici vivi prebiotici e probiotici.
Un po’ di storia: il cardo mariano per chi non lo sapesse è il simbolo della Scozia. Una leggenda narra che quando i Danesi invasero la Scozia per un attacco a sorpresa durante la notte, uno dei soldati calpestò un cardo a piedi nudi; gli Scozzesi furono svegliati dalle sue grida e riuscirono a difendersi.