La tappa odierna del giro d’Italia vede protagonista Le Marche. Caratterizzate da una vocazione alla pluralità, lo stesso plurale del nome ne sancisce infatti l’unità fondamentale pur nella ricchezza di aspetti locali. La vocazione all’autonomia di ogni zona è anzi paradossalmente il fattore maggiormente unificante. La regione si distingue per una forte omogeneità, anzitutto per la dolcezza del paesaggio: gran parte del territorio è collinare e dalle vette montuose si scorge sempre il mare. Le Marche si caratterizzano anche per una singolare ricchezza di artisti e studiosi celebri a livello internazionale: Raffaello Sanzio; Gioacchino Rossini; Giacomo Leopardi; Maria Montessori; Donato Bramante. E’ ben chiaro si tratti di una terra che ha dato i natali ai grandissimi d’Italia, inoltre notevole è il patrimonio artistico regionale:le città della regione sono ricche di luoghi con atmosfere medievali o settecentesche, oppure hanno il carattere rinascimentale. Ma anche la gola viene soddisfatta con i piatti ed i vini della tradizione. Consiglio vivamente si assaggiare il ciauscolo; il formaggio di fossa; chi ama i sapori forti non potrà perdersi il tartufo pregiatissimo di Acqualagna; uno dei dolci tipici marchigiani è il salame di fichi, di cui Leopardi era ghiotto e sorseggiare un ottimo Offida.
Ed ora nutriamo la mente con proposte strettamente legate alle Marche che siano per ambientazione e/o scrittore autoctono.
Questo trenino a molla che si chiama il cuore di Loredana Lipperini
“La Valle è abituata al doppio. Doppia è l’erba che spunta nei prati della Valle e che le donne sapienti usavano per dare concordia o sconcordia a seconda di quale parte veniva usata, e se cresceva verso l’alba o verso il tramonto. Doppie sono le antiche divinità dei luoghi, doppio è il confine, perché l’Umbria annoda le sue curve con le Marche senza che il paesaggio cambi: semmai è la superstrada che sta rompendo quelle curve, tagliando in due gole con i piloni e i viadotti.” Anche la scrittura è fatta di confini, e la vita stessa di chi narra e che in quei luoghi è tornata negli anni della maturità, per ragionare su cosa significhi essere due in una, e su cosa intendeva Pessoa quando sosteneva che non c’è nulla di più reale di un personaggio di finzione.
Se chiudo gli occhi di Simona Sparaco
Viola nella vita ha imparato molto bene una cosa: a nascondersi. Abiti di una taglia sempre troppo grande, un lavoro che non le dà alcuna soddisfazione e ben lontano dalle sue passioni di bambina, un bravo ragazzo come marito, con cui però, forse, l’amore non c’è mai stato. Poi un giorno, mentre sta sviluppando rullini di gente infelice al centro commerciale, si fa largo tra la folla un uomo alto e dinoccolato, ancora bello nonostante l’età: è suo padre, l’artista famoso, l’irregolare, l’eterno bambino. È tornato, è venuto a cercarla per proporle un viaggio nelle Marche, la loro terra d’origine, e per dirle una cosa molto importante. Ma come fidarsi un’altra volta dell’uomo che l’ha abbandonata? Come credere di nuovo a una delle sue funamboliche storie? La tentazione è troppo forte e Viola accetta. Un segreto custodito per anni condurrà padre e figlia alle pendici dei Sibillini dove Viola sarà travolta da una nuova forza e una nuova luce, proprio come il cielo di quei posti. È un viaggio magico se il prezzo della felicità è abbandonarsi con gli occhi chiusi al potere della vita e all’amore che è pronto ad accoglierci.
Nessuno sa chi sono io di Mauro Mogliani
All’alba, in riva al lago delle Grazie, prima di una gara sportiva di pesca, un pescatore, dopo due martellate al suo portacanne, si accorge di averlo piantato nel cuore di una donna, nascosta sotto foglie e rami. Dai rilevamenti risulterà che Sonia era in coma ed era stata picchiata violentemente poche ore prima dell’accaduto. Sonia e suo marito, Fabio Scatozzi, la sera precedente erano stati insieme a una cena tra colleghi di lavoro, e poi tornati a casa erano andati a letto. Perché Sonia è uscita da casa mentre suo marito stava dormendo? Dove doveva andare? Con chi aveva appuntamento? Perché è stata uccisa? Il marito, accusato di omicidio, dopo tre giorni viene scagionato. Le indagini sono condotte dall’ispettore Nardi di Macerata. L’assassino fa altre vittime, tutte donne, sempre picchiandole violentemente e finendole con dei modi agghiaccianti. Come il caso di Cecilia, che dopo essere stata picchiata e legata a un distributore di benzina, viene uccisa con la pistola della pompa diesel in bocca. L’ispettore non riesce a trovare tracce dell’assassino, ma troverà invece pedofili insospettabili e maniaci del sesso, tutti collegati con le vittime. Nel frattempo Fabio Scatozzi si mette ad indagare nel piccolo paese di Tolentino, chiedendo aiuto al suo amico Mario, proprietario di un bar, e insieme scoprono che tutte le persone che lo circondano, oltre alla moglie uccisa, nascondono molti segreti. Una sera, manda un sms al suo amico Mario. “Ho fatto un sogno, ho visto l’assassino. Vado a prenderlo”.
Compleanno dell’ Iguana di Silvia Ballestra
Protagonista è il giovane pescarese Antò Lu Purk, che passa la sua giovinezza insieme agli inseparabili compagni: Antò Lu Zombi, Antò Lu Mmalatu e Antò Lu Zorru e che traffica marijana “non per soldi ma per scelta culturale, passione”. Lu Purk cresce e dopo il liceo si scrive al Dams. Vive la sua vita e fa le sue esperienze: la testata periodica “E mo’ basta!”, il lavoro, le ragazze, il fumo…Vite e storie di una generazione che combatte un’inesorabile battaglia contro tutto e tutti. Una generazione che non lontana da noi vive nella nostra società e la nostra società , sogna di realizzare i suoi sogni più grandi.
Ho visto partire il tuo treno di Elsa de’ Giorgi
Elsa de’ Giorgi è stata una donna bellissima, una delle più belle del suo tempo; un’attrice importante nell’epoca dei telefoni bianchi ma invisa al regime fascista per le sue coraggiose posizioni politiche che la porteranno dopo pochi anni a sostenere concretamente la Resistenza romana. Grazie al matrimonio con il nobile Contini Bonacossi poté contare su una collezione d’arte che spaziava da Cimabue a Goya. E nella sua casa, ormai circolo letterario di alto profilo, fecero capolino molte tra le figure letterarie più importanti degli anni cinquanta. Proprio in quegli anni, Elsa de’ Giorgi intesse una relazione appassionata con Italo Calvino, al centro di questo libro. Dal sentimento travolgente per l’attrice-contessa al travaglio intimo per la crisi esistenziale di una generazione, sullo sfondo del dramma ungherese del 1956, fra viaggi in treno e incontri rubati, si snoda la storia che segna la vita e l’opera del grande scrittore italiano.
Scaramouche di Rafael Sabatini
Bretagna, ultimi anni dell’Ancient Regime. Andre-Louis Moreau conduce brillantemente i suoi studi da avvocato, protetto da un nobile del luogo che lo ha adottato e che si rifiuta di rivelargli le sue origini. Aline, nipote del patrigno, da sempre amata in segreto, è promessa sposa al marchese de La Tour d’Azyr, un aristocratico arrogante e reazionario, che per colmo della misura provoca a duello e uccide crudamente Philippe de Vilmorin, un giovane animato da idee rivoluzionarie e il più caro amico di Andre-Louis. Tra il marchese e Moreau scoppia così un contrasto insanabile, che è di sentimenti, di caratteri, di stili. Nel frattempo, esplode la Rivoluzione. Dopo aver infiammato con la sua eloquenza i cittadini di Rennes e poi di Nantes nelle vesti di Omnes Omnibus, Andre-Louis è costretto a fuggire per scampare alla forca e si unisce a una compagnia di teatranti, recitando la parte di Scaramouche, una delle maschere più famose della commedia dell’arte. Una nuova trasformazione porterà il nostro Scaramouche in una scuola di scherma, di cui presto, da semplice assistente quale era, diventerà il maestro riconosciuto. Tra duelli e colpi di scena, lo scontro tra i due protagonisti arriverà più volte sull’orlo del finale tragico. Ma chi è veramente Scaramouche? Di chi è figlio? Quale profondo segreto ne lega inestricabilmente il destino a quello del marchese de La Tour d’Azyr?