Ci sono percorsi obbligati nella vita, per chi ama la musica ed è cresciuto negli anni 80 e 90, non poteva mancare, fra le pile di vinili e cd, qualche album dei Pink Floyd, rovinato dall’ascolto e stampato a caldo nella memoria. E quanti di voi, iniziando a suonare la chitarra, non ha intonato “Wish you were here” magari ammiccando alla ragazzina che tanto vi piaceva? Un tuffo nel passato, nei ricordi, nelle sensazioni indelebili che la musica dei Pink Floyd ha lasciato a chi, nel suo percorso musicale, ha avuto la fortuna di immergersi nell’esperienza psichedelica e visionaria della band.
I Pink Floyd Legend, nati nel 2005, offrono la possibilità di rivivere quei momenti, quelle sonorità perdute, gli storici riff di chitarra che al primo ascolto non si può non associare a un determinato momento della propria vita. Oltre a Fabio Castaldi, bassista e voce, Andrea Fillo, chitarrista e voce, Andrea Arnese, che si dedica sopratutto agli effetti audio e video e al keytar, la band è composta da Emanuele Esposito, Paolo Angioi e Simone Temporali, batteria,chitarra e tastiere del gruppo. Si aggiungono a questa spettacolare formazione anche il sassofonista Michele Leiss e le tre coriste Martina Pelosi, Sonia Russino e Giorgia Zaccagni. Dopo averli presentati, dovremmo iniziare a parlare dello spettacolo, ma ci teniamo a sottolineare che il progetto “Pink Floyd Legend” non può essere sminuito definendolo cover band o gruppo tributo. Dalle prime note, che aprono il concerto, ci si rende subito conto che, per le sonorità, la scelta delle tonalità, le atmosfere, siamo di fronte a qualcosa che va oltre il semplice spettacolo copia e incolla. Chiudendo gli occhi si ha la netta impressione che sul palco ci siano i Pink Floyd, il teatro di colpo piomba nel silenzio e si trasforma in una qualsiasi Arena del passato, che ha visto suonare la band britannica. In questo, senza ombra di dubbio, possiamo asserire che sono i migliori!
Ma parliamo dello spettacolo che ha impreziosito lo splendido Teatro Augusteo, “Atom heart mother” due ore e mezza di pura energia, musica, emozioni, fra giochi di luci e atmosfere che superano la perfezione. Diviso in due tempi, si spazia dalle celeberrime canzoni di denuncia alle ballate classiche dei Pink Floyd, dalle sonorità psichedeliche e rock alle suite classiche, impreziosite dalla ricca orchestra che nel secondo tempo è la protagonista assoluta. Il pubblico ascolta incredulo, forse ricordando l’adolescenza, i turbamenti del crescere, fra la curiosità del vivere e la paura di maturare. In un teatro sold out, grazie a questi splendidi ragazzi, la musica ha ritrovato per un momento la sua dignità, regalando a ogni spettatore sensazioni ed emozioni che, siamo sicuri, accrescerà ulteriormente l’amore per i Leggendari Pink Floyd.
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