Si è appena svolta l’ottava edizione de La musica può fare, kermesse musicale organizzata dall’associazione culturale no profit Club 33 giri di Santa Maria Capua Vetere. L’evento ha avuto luogo ieri, 16 giugno, presso l’Arena Comunale Ferdinando II di San Nicola la Strada, all’interno della suggestiva villetta comunale, luogo che aveva già ospitato la scorsa edizione, dopo sei edizioni svoltesi a Villa Cristina (Santa Maria Capua Vetere), alla quale si è preferito l’anfiteatro per questioni logistiche. L’intento della manifestazione è di promuovere artisti campani e nel corso degli anni sono intervenuti artisti come Tartaglia Aneuro, Francesco di Bella, Giovanni Truppi, Epo. Inoltre questo festival è totalmente autofinanziato dalla associazione e il ricavato viene dato in beneficenza. Insomma un festival di buoni propositi: quello di far rivivere luoghi come l’anfiteatro, di fare beneficenza, di promuovere artisti campani, di non lucrare e di unire tante persone.
Allo spettacolo di artisti più conosciuti, è preceduto quello dei vincitori di un contest organizzato dalla stessa associazione nei mesi scorsi. La Interstellar session ha visto esibirsi quindi: MANCO, LA PREGHIERA DI JONAH, MALEVERA, A SMILE FROM GODZILLA. Gli artisti si sono esibiti in acustico lungo tutta l’area sovrastante l’arena, con il consenso del pubblico.
Alle 20:30, invece, è cominciato il Live Main Stage: grande apertura dei Romito, punto di riferimento della scena indie napoletana dal 2017, anno di formazione del gruppo, che fonde suoni indie folk ed elettro-pop in lingua napoletana. Bellissima performance che ha emozionato e scosso gli animi degli astanti e che ha visto la partecipazione di artisti come Federica Ottombrino (di Fede e Marlen) e Massimo Blindur De Vita.
A seguire i Mòn, band romana formatasi nel 2014, che vede i cinque componenti equilibrarsi mediante synth, effetti analogici, ritmiche incalzanti, linee vocali malinconiche e intimiste che lasciano spazio al folk, ma soprattutto a scenari internazionali. Applausi e coinvolgimento da parte del pubblico che ha chiesto addirittura il bis.
A chiudere il concerto i Bradipos IV, gruppo storico casertano della fine degli anni ’80, scioltosi e poi riformatosi nel ’94. Il loro scopo è di ricercare suoni e atmosfere degli anni ‘60/’70, esponenti del genere Surf garage hanno partecipato ad innumerevoli festival e a tournèe internazionali. Li abbiamo riascoltati oggi con piacere nella loro città d’origine. Hanno fatto ballare tutti!
Grande successo, quindi, per questa iniziativa del Club 33 Giri.