È notizia di qualche giorno fa, presa direttamente dal “The Financial Times”, che il presidente di Sony, Kenichiro Yoshida, ha annunciato che è già nei piani del colosso giapponese la produzione di una nuova console, la PlayStation 5. Questo annuncio non presenterebbe alcuna necessità di essere analizzato, se si fosse limitato a quello che ho detto fin qui; il problema è che l’annuncio non si è limitato a questo. Anzi, il cuore di questa notizia sta nel fatto che il capo di Sony abbia, di fatto, detto che la PlayStation 5 non presenti particolare differenze rispetto alla PlayStation 4. Non è stato detto in cosa possa essere uguale, né tanto meno in cosa possa differire; ed infatti non voglio certo soffermarmi sulle questioni tecniche.
Quello su cui vorrei concentrarmi è, invece, su come il mercato videoludico stia sempre di più coincidendo con il mercato videoludico PC; nel senso che queste notizie fatte trapelare da Sony, fanno sempre più assomigliare la console (in questo caso la PlayStation) ad un PC. Anche perché, ormai, la PlayStation è di fatto l’unica console che ha realmente senso di esistere, visto e considerato che la Xbox non ha esclusive che non condivide con il PC. Questa tendenza del mercato dei videogiochi rappresenta, a mio parere, solo “un’occasione” per il collasso del mercato stesso; per una serie di motivi.
Il primo motivo è meramente tecnico: non credo che nel prossimo futuro possa nascere una console che possa competere con le prestazioni di un PC. Questo porterà, se effettivamente la volontà dei produttori si confermerà tale, ad una lenta ma inesorabile scomparsa delle console; d’altronde, perché dovrei comprare una macchina che fa le stesse cose che ne fa un’altra ma peggio? L’unico motivo sarebbe rappresentato dall’esistenza delle esclusive Sony, che sono sì tante ed importanti, ma non costituirebbero un valido motivo per non giocare su PC.
Il secondo motivo è di tipo “sociale”. Credo che tutti, o quasi, i videogiocatori siano nati grazie ad altre persone; nel senso che, almeno nel mio caso, ognuno di noi inizia a videogiocare perché c’è stato quell’amico che ci ha proposto di fare una partita insieme. Poi, è chiaro, chi continua a videogiocare si ritroverà per forza di cose ad utilizzare un PC per soddisfare la propria passione. Ciò non toglie però che le console hanno portato, e portano, questo “passatempo” a molte più persone e lo hanno reso l’evento sociale che è oggi. E se si limitasse il videogaming al PC ci troveremmo di fronte a molti più casi di ragazzi che rimangono chiusi in casa per giocare, a mio parere.
Ora, chiaramente questa notizia può portare ai due scenari che ho descritto, ma può anche significare la cosa più importante che, secondo me, la PlayStation 5 dovrebbe avere: la retrocompatibilità. Perché, sinceramente, se questa famigerata PS5 fosse pressoché uguale alla PS4 e non avesse nemmeno la retrocompatibilità, almeno, con i giochi della 4, allora i due scenari che ho descritto prima non sarebbero ipotetici ma fondamentalmente certi.