Chi già conosce Dylan Dog e le sue indagini nell’occulto, nel paranormale e nell’orrore è già bene informato: l’Indagatore dell’Incubo è anche un inguaribile romantico. Oppure un dongiovanni, dipende dal punto di osservazione.
Sarà per gli occhi cerulei (credeteci, sono proprio così: ce l’ha detto Sclavi in persona!), o per quel look finto trasandato così casual chic, ma le sue storie 9 volte su 10 contengono siparietti romantici con risvolto sexy. Mentre Groucho se ne va a dormire coi tappi nelle orecchie raccontando freddure anche nel sonno.
Oggi abbiamo deciso di stilare una classifica in rigoroso ordine sparso delle 5 donne più importanti nel curriculum di tombeur de femmes di Dylan. Di certo, tutte quelle che sono cadute ai suoi piedi hanno subito uno sgambetto… no, aspettate, mettiamo Groucho da parte, almeno per il momento!
Sono quelle che gli hanno strappato più di un innamoramento, in un caso persino una proposta di matrimonio, in un altro addirittura un matrimonio realmente officiato… ma ne siamo poi sicuri?
Partiamo subito: non procederemo in ordine cronologico (scontato!) né lo faremo in ordine di importanza (impossibile) ma seguiremo un criterio molto più rigoroso, stringente ed inappuntabile. Le elencheremo a casaccio!
C’è Amber Cat, che ci ha strappato più di una risata non solo per il gioco di equivoci tra i cognomi: carattere sfrontato e piglio sbrigativo tendente all’iracondo, Amber è la perfetta compagna di Dylan in tutte quelle avventure molto sclaviane nelle quali non si capisce una mazza ma ci si diverte un sacco, gli hellzapoppin’ spesso ambientati nel bosco di Golconda (albo N°41) o negli immediati paraggi. Amber fa innamorare Dylan al primo incontro e proprio per il suo caratteraccio, dopo avergli sferrato un bel dritto sul naso, e lo convince a viaggiare sullo scassatissimo maggiolino fino in… India!
C’è Morgana, forse la più enigmatica: una sorta di trasposizione a fumetti del Complesso di Edipo. Non compare spesso, è svampita e distratta, ‘ccipicchia… ama Dylan, ma ciascuna delle storie che la vedono protagonista la lascia come sospesa in una sorta di limbo onirico dal quale Xabaras cerca di destarci dicendoci che è la madre di Dylan.
Ancora oggi ritorna saltuariamente nei pensieri di Dylan, che non l’ha mai davvero dimenticata, e di certo la complessa storia familiare non è terminata.
C’è Marina, l’amore di un’estate che diventa l’amore di una vita. Ne Il lungo addio (N° 74) un Dylan adolescente, scapestrato e cocciuto se ne innamora ma la abbandona per tornare in città, e solo tanti anni dopo scoprirà che il sentimento era ricambiato e che alla stazione lei non voleva dirgli “niente” come in tutte le altre occasioni. Un malinconico romanticismo accompagna anche la storia infarcita di flashback Saluti da Moonlight e il “remake” firmato da Paola Barbato.
C’è Bree, una prostituta, anzi: una libera professionista. È a lei che “Dailan” fa la proposta di matrimonio, è lei a dirgli di levarselo dalla testa mettendolo di fronte alla realtà. Si piacciono, si amano, si cercano, si respingono, Dylan arriva anche dare in pegno la sua stessa vita alla Morte in persona pur di salvarla (albo N° 88, Oltre la morte). L’epilogo è tragico, il nostro eroe con il cuore spezzato deve vederla morire per aver contratto l’AIDS.
Entrambi gli albi in cui Bree è protagonista, salvo apparizioni sporadiche in flashback o camei surreali, sono storiche pietre miliari tra le sceneggiature sclaviane: il già citato “Oltre la morte” e l’imprescindibile Memorie dall’invisibile (N° 19).
C’è Lillie, una militante e attivista dell’IRA dai capelli rossi che insulta Dylan in maniera colorita e demenziale per il suo essere così british. È forse lei il vero grande amore dell’Indagatore dell’incubo, di sicuro è la donna che più di ogni altra assume il ruolo di sliding door nella continuity.
Si conoscono quando lui è un novellino di Scotland Yard e lei viene incarcerata con l’accusa di terrorismo iniziando uno sciopero della fame che la porterà ad una tragica fine, non prima però di aver sposato Dylan su un’isola misteriosa: anche in questo caso, però, di certezze non ce ne sono né possono essercene.
Il triste epilogo spinge Dylan a lasciare la polizia facendolo sprofondare nell’alcolismo prima di inventarsi un mestiere che svolgerà sempre indossando gli stessi abiti borghesi che aveva durante le avventure vissute con Lillie.
Se volete recuperare questa trama, basterà leggere l’albo del decennale (N° 121, Finché morte non vi separi) e l’albo N° 200, entrambi a colori.
Avevamo detto 5, e 5 resteranno, almeno per questa volta. Ci sono altre donne che Dylan ha incrociato, amato e che l’hanno segnato, ritornando a volte dal passato, a volte dal futuro, a volte da sotto terra. Probabilmente a loro dedicheremo altro spazio, se questa prima carrellata vi è piaciuta!