Posto che l’alimentazione onnivora, vegetariana o vegana è una scelta strettamente personale e nessuno dovrebbe poter imporre o sindacare sull’altrui vita, trovo giusto chiarire alcuni aspetti di quella che è “l’innocua” filiera del latte e dei suoi derivati.
Nelle pubblicità vengono rappresentate enormi verdi distese con mucche e vitellini felici al pascolo, ma è questa la reale situazione?
Decisamente no!
Iniziamo col precisare che l’età media di una mucca sarebbe 25 anni, ma che, per esigenze di “macellazione” raramente superano I 5 anni; 5 anni nei quali viene sfruttata in modo“innaturale” per produrre più latte possibile. Infatti il latte prodotto (non in maniera naturale, ovviamente) supera di ben 6 volte quello necessario l’alimentazione del vitellino creando, spesso, gravi infezioni e problemi di deambulazione (dovendo passare per la mungitura molte ore su pavimenti non idonei in gabbie contenitive).
Un mito da sfatare che, purtroppo, resta una lacuna anche degli adulti e non solo di ingenui bimbi è il fatto che la mucca (essendo un mammifero) non produce latte a prescindere, ma perchè in “allattamento” (appunto, in seguito ad una gravidanza).
La gravidanza è (come tutti gli aspetti della triste vita di questa creatura) indotta e pilotata dall’uomo e il piccolo, poco dopo il parto viene separato dalla madre (per essere poi allattato artificialmente), nei rari casi dove “madre e figlio” coesistono nello stesso spazio al vitello vengono applicati dei “morsi” per evitare il succhio o alla madre delle protezioni antisucchio (dolorose per il vitello che prova la suzione).
La mungitura ha la durata di circa dieci mesi (a cui, dopo poco più di due mesi, seguirà un’altra gravidanza indotta).
La sorte dei vitellini femmina è simile a quella della madre, per I maschi, addirittura peggiore, spesso vengono macellati a poche settimane di vita (in Italia ne vengono uccisi circa 1 milione l’anno).
Nessuno vuole imporre scelte agli altri, ma per prendere una decisione razionale e “personale” è giusto conoscere tutti I retroscena. Ai posteri l’ardua sentenza, io personalmente ho scelto Veg!