Parlaci un pò di te!
Salve, sono Antonio “S2K” Palomba, sono studente presso l’Università di Napoli Federico II (Ing. Aerospaziale), ho 25 anni e sono di Torre del Greco, provincia di Napoli. I miei hobby sono grafica digitale, stampa e modellazione 3D, fotografia, film, anime, manga, videogames, cosmaking e amo tantissimo leggere anche se il tempo ultimamente è veramente poco.
Da quanto tempo fai cosplay e quali hai realizzato fino ad ora?
Sono 8 anni che partecipo a eventi legati al mondo cosplay. Ho vestito i panni di più di dieci personaggi ma principalmente sono stati 4 quelli a cui sono maggiormente legato: Hidan (Naruto), Ornstein (Dark souls), Pulsefire Ezreal (League of Legends), Aether wing Kayle Male version (League of Legends). Inotre ho realizzato e realizzo accessori e armature per terzi come quella di Victourious Janna in collaborazione con Cristina Caruso.
Come hai scelto il tuo nickname?
È una lunghissima storia, nel novembre del 2004 fu pubblicato Metal Gear Solid 3 che è, per me, il videogame più bello mai prodotto. Sono sempre stato affascinato dalla storia di uno dei suoi “boss” il cui nome è The Sorrow; da quel momento iniziò anche la mia breve carriera di giocatore competitivo online ed ho sempre adottato il nickname sorrow2000. Dunque, in onore dei vecchi tempi, ho mantenuto l’acronimo cambiandone il significato in “Savvy 2 Know”, nome del mio canale youtube e pagine social che trattano del mondo del cosmaking e stampa 3D.
A quale cosplay che hai realizzato sei più legato?
Senza dubbio Pulsefire Ezreal, sono riuscito a vestirlo in diverse fiere e ho conosciuto tantissime persone stupende tra cui la mia attuale ragazza.
Quale è stato il progetto più complesso che hai realizzato?
Sicuramente Aether wing Kayle. Per progettarlo ho impiegato 5 mesi e per realizzarlo 20 giorni.
Che tipo di tecniche e materiali usi per realizzare armature così complesse?
Utilizzo principalmente i miei modelli 3D, stampandoli oppure usando Pepakura per riportarli sul cartaceo e poi sagomare i materiali plastici.
Anche se hai realizzato cosplay incredibili, hai ancora un “dream cosplay” o un progetto che hai particolarmente a cuore?
Ho sempre desiderato realizzare un “Mech” e attualmente mi piace tantissimo la direzione artistica intrapresa dalla Riot Games, publisher di League of Legends. Molto probabilmente sarà un altro personaggio tratto dal gioco.
In quale cosplay invece, non ti vedresti proprio?
Anche se mi piacerebbe moltissimo vestire i panni di qualche personaggio tratto dal mondo degli anime, non trovo che il mio viso sia adatto.
Secondo te è giusto guadagnare con il cosplay?
Il cosplay è una forma d’arte e se le persone riescono ad intrattenere terzi spendendo il proprio tempo è anche giusto essere ripagati. Insomma visto dall’esterno il cosplay è una forma di intrattenimento per il pubblico e come tale va gestita.
Secondo te ci sono dei casi dove non lo sia?
Come già detto, fin quando si riesce ad intrattenere il pubblico mi sembra giusto esser ripagati in qualche modo. Si parla tantissimo di forme cosplay un po’ spinte ultimamente (esempio: boudoir), forse in questo caso sarebbe meglio definire semplicemente “modelling” il proprio mestiere ma solitamente non do peso a queste che sono solo “etichette”. Il rispetto delle proprie passioni viene sempre prima e “La tua libertà finisce dove inizia la mia”.
Ultimamente si parla molto degli original, secondo alcuni snaturano il senso del cosplay, tu come la pensi?
Non ha alcun senso questa affermazione, il termine Cosplay è la fusione di due termini: costume and play (l’arte di ricreare l’abbigliamento di un personaggio e interpretarlo). Se un ragazzo decide di creare un “original” prima di tutto crea un suo personaggio. Quest’ultimo non è conosciuto al grande pubblico come lo sono personaggi di film, videogames, anime, ma non è detto che non esista. Ovviamente un ragazzo che vuole gareggiare con un original DEVE assolutamente sforzarsi di spiegare ai giudici (in modo esaustivo) l’idea e la storia del suo personaggio, fornendo anche degli artwork su cui basarsi per il giudizio del vestito… Cosa per nulla banale visto il poco tempo a disposizione.
Secondo te che impatto hanno avuto i social network nella diffusione del cosplay?
Per me i social network sono stati la seconda grande rivoluzione dell’ “era internet” dopo l’avvento dell’adsl. Conseguentemente hanno rivoluzionato anche il cosplay e soprattutto la trasmissione e la condivisione di tecniche di cosmaking.
A quali eventi hai partecipato fino ad ora?
Innumerevoli tra cui varie edizioni di: Comicon, Romics, Lucca Comics and Games, Fantaexpo, Cavacon.
Progetti futuri?
Sicuramente laurearmi e avviare una mia piccola startup legata al mondo della prototipazione rapida di cui ho già gettato le fondamenta.
Hai qualche aneddoto particolare che ti è successo in ambito cosplay che vuoi raccontarci?
L’anno scorso sono stato per la prima volta al Lucca Comics and games con il mio cosplay “Pulsefire Ezreal”. È stata un’esperienza fantastica grazie anche alla presenza della Riot Games e della sua grande disponibilità verso i cosplayer (ringrazio tantissimo Riot Judge, Riot Daniel-San, Ulderigo e tutti i Rioters presenti che mi aiutano con i miei cosplay ingombranti) ma nonostante tutto portare armature è estremamente stancante e proprio verso ora di pranzo si avvicina questa ragazza che non conoscevo. Tra una foto e l’altra mi ferma e mi chiede se avessi mangiato qualcosa perché mi vedeva a pezzi, ma effettivamente tra armatura e cannone al braccio non ne avevo proprio avuto possibilità. Allora apre la borsa e mi regala una barretta di kinder cereali. La apre e mi aiuta mangiare.
Era un’estranea (ora mia grande amica) ma per me diventò una delle persone più gentili al mondo. Ciò vi può far capire quanto sia fantastico il mondo del “Cosplay”.
Hai mai partecipato a qualche contest cosplay?
Non amo gareggiare proprio perché preferisco andare in giro con gli amici piuttosto che rimanere fermo dietro ad un palco perdendo anche una giornata intera. Inoltre non mi sentivo ancora al livello giusto per poter gareggiare. Dal 2018 cambieranno un po’ di cose. Le uniche due gare a cui ho partecipato sono la gara Legacy Go Pro del Comicon 2016 e 2017 dove mi è stato assegnato il “Miglior maschile” (premio principale di quella edizione) ed il “Miglior assoluto”.
Hai mai partecipato come giuria a qualche manifestazione?
No, ma mi piacerebbe.
Hai mai presentato un evento cosplay?
No, ma anche questo mi piacerebbe moltissimo.
Hai mai partecipato ad eventi all’estero?
No, ma sicuramente lo farò in futuro.