Sabato 9 e domenica 10 giugno, tutti i negozi Lush d’Italia devolveranno i proventi raccolti grazie alla vendita della crema Charity Pot a favore di Sea Shepherd, associazione che lotta per preservare l’habitat naturale marino e le specie che lo popolano
Lush, brand etico di cosmetici freschi e fatti a mano, organizza un weekend di solidarietà al fianco di Sea Shepherd per proteggere l’ecosistema marino dall’inquinamento da plastica.
Sabato 9 e domenica 10 giugno , i negozi Lush devolveranno tutti i proventi (meno l’IVA) delle vendite della crema Charity Pot a Sea Shepherd, associazione che si batte attivamente in tutto il mondo per salvaguardare la delicata biodiversità degli ecosistemi oceanici e assicurarne la sopravvivenza.
Sea Shepherd collabora con le agenzie internazionali per l’applicazione della legge e per le loro attività di
controllo, che rispettano le pratiche standard del diritto e l’esecuzione della funzione di polizia. Punta di
diamante di Sea Shepherd è la flotta di Nettuno composta da dodici navi con a bordo equipaggi di volontari internazionali, disposti a rischiare la propria vita per la causa. Tra queste
Sam Simon , attualmente ormeggiata a La Spezia, una nave giapponese utilizzata precedentemente come nave di osservazione meteorologica, per la flotta baleniera giapponese. La prima campagna della nave Sam Simon è stata Operazione Zero Tolleranza, a difesa delle balene antartiche cui ha partecipato lo stesso Sam Simon, produttore di Holliwood conosciuto per aver sviluppato i Simpson, in qualità di membro imbarcato.
Durante il fine settimana del 9 e 10 giugno i volontari di Sea Shepherd affiancheranno gli staff degli store Lush e saranno a disposizione per raccontare i dettagli delle loro attività e dell’opera di sensibilizzazione contro l’utilizzo della plastica usa e getta , sottolineando l’impatto devastante che l’inquinamento da plastica ha sui nostri mari. Al centro della discussione negli store Lush, l’importanza di promuovere alternative alle cannucce: il Mar Mediterraneo è infatti soffocato dalla plastica e nelle sue acque sono presenti cannucce, cotton fioc, mozziconi di sigaretta oltre alle microparticelle di plastica. Secondo l’agenzia Dire, per l’Italia si parla 40-50.000 tonnellate di plastica riversate in mare ogni anno. Le plastiche monouso non sono riciclabili e le cannucce di plastica ben rappresentano il problema: le cannucce di plastica figurano tra i primi 5 rifiuti presenti sulle coste, vengono usate per pochi minuti e impiegano circa 500 anni per essere smaltite nell’ambiente. In generale, le plastiche monouso come le cannucce dopo l’utilizzo finiscono spesso in mare dove si sminuzzano e vengono ingerite dai pesci e animali marini. Ricerche citate dallo Strawless Ocean Movement evidenziano che nel 71% degli uccelli marini e nel 30% delle tartarughe è stata trovata plastica nello stomaco. Per la salvaguardia dell’ecosistema marino è possibile rifiutare l’uso delle cannucce di plastica e scegliere alternative
meno inquinanti e più sane.
Appuntamento:
Sabato 9 e Domenica 10 giugno
Lush Napoli | Via Toledo 145 || sabato ore 9.00-21.00e domenica ore 10.00-20.00
Lush e Sea Shepherd
#PlasticFreeGoals
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SEA SHEPHERD
Costituita nel 1977, Sea Shepherd Conservation Society è un’organizzazione internazionale con la missione di fermare la distruzione dell’habitat naturale e il massacro delle specie selvatiche negli oceani del mondo.
Nel 2010, è nata ufficialmente l’organizzazione Sea Shepherd Italia Onlus, dopo l’approdo della nave ammiraglia di Sea Shepherd Conservation Society SS Steve Irwin a La Spezia.
Sea Shepherd ha promosso numerose campagne tra cui quella in Canada contro il massacro delle foche,
quelle nelle isole Faroe, protettorato danese, contro la mattanza di globicefali e in Mediterraneo contro la pesca illegale al tonno rosso. Sea Shepherd collabora ufficialmente con le forze di polizia delle Isole Galapagos e porta avanti anche Campagne a terra, come quella contro la strage di delfini a Taiji (Giappone) e di otarie in Namibia e negli Stati Uniti. La Campagna principale e più impegnativa si svolge ogni anno, da oltre un decennio, in Oceano Antartico contro la caccia commerciale alle balene, mascherata da ricerca scientifica,praticata dalla flotta giapponese.
www.seashepherd.it
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