È vero, vivere a Napoli significa ritrovarsi quotidianamente a contatto con arte, cultura, bellezza, sapori ed odori, in un tripudio di calore umano, tra turisti e sorrisi. Ovviamente, però, non mancano le problematiche ed in tal senso bisogna riconoscere che, tra le cose belle sopra menzionate, abitare nel capoluogo campano, per chi possiede un’auto o una moto, vuol dire, oltre al traffico insostenibile, pure essere importunati – se non proprio fisicamente aggrediti e verbalmente minacciati – ogni santissimo giorno, da quella che è una vera e propria piaga. Chiaramente, ci stiamo riferendo ai parcheggiatori abusivi, i quali ormai, senza esagerare, sono praticamente ovunque e con i quali tutti, ma proprio tutti, siamo costretti ad avere a che fare, dovendo lasciare i famosi “soldi a piacere”.
Ebbene, è interessante riportare che, secondo un rapporto nelle mani della polizia municipale partenopea, reso noto negli ultimi giorni, in città sono presenti ben 3263 individui che svolgono quest’attività non autorizzata; un numero enorme. Come spiegato da Il Mattino, essi, nei fatti, controllano e gestiscono circa il 40 per cento delle strade cittadine, muovendo un giro d’affari illegale che arriva ai 24 milioni di euro annui. Si tratta, dunque, di una tematica dalla portata molto più ampia di ciò che comunemente si immagina, con risvolti sul piano economico di notevole valore.
In qualche modo, l’amministrazione locale ha cercato di arginare l’emergenza, realizzando una sorta di censimento e di mappatura, ma i risultati prodotti sono stati, in questi anni, tutt’altro che efficienti. Basti pensare che, dal 2010 ad oggi, sono state comminate multe e contravvenzioni per il valore di oltre 31 milioni di euro, ma nelle casse del Comune non è entrato nulla, questo perché i soggetti in questione risultano, il più delle volte, nullatenenti. Proprio ieri, non a caso, sulle pagine online de la Repubblica è stato possibile leggere un’intervista ad un tale Giancarlo, il quale, con 740 verbali, mai pagati, detiene un record assoluto in Italia e, forse, pure in Europa.
Come è evidente, sono allora sempre più urgenti delle misure di contrasto, sia per limitare il fastidio ai cittadini onesti, sia per affrontare il nodo spinoso di questa economia sommersa, che non si esclude finisca, quasi sicuramente, per rimpolpare le casse della camorra. Un aiuto potrebbe giungere dalla tecnologia con, ad esempio, delle applicazioni sul cellulare. Proprio negli scorsi giorni, infatti, due parcheggiatori abusivi in viale Kennedy sono stati beccati grazie ad una segnalazione partita con l’app YouPol.
Dipoi, molti sostengono che un’idea valida potrebbe essere quella di prevedere forme di autorizzazione, nel senso di predisporre sul territorio impiegati comunali che vadano a sostituire gli abusivi, contribuendo, per altro, all’assunzione di personale. In effetti, il punto cruciale per risolvere la questione sarebbe quello di poter offrire delle alternative legali e, soprattutto, di offrire possibilità di lavoro onesto alle tante persone che, spesso, pur di portare da mangiare a casa, si vedono costrette a ricorrere a questa forma illecita di “ammortizzatore sociale”. Del resto, i fondi ci sono, e sono proprio quei 24 milioni di euro annui evasi, che potrebbero esser fatti rientrare nelle casse del bene comune.