Torna dopo sette anni di assenza, la splendida voce di Noa, una delle voci internazionali più emozionanti, un’artista che riesce a coniugare dolcezza ed eleganza, con la sua splendida voce. Dopo il famoso concerto al San Carlo del 2012, la cantante e la sua band sarà sul palco dell’Arena Flegrea il 23 Luglio alle ore 21. Sarà un concerto speciale che vedrà Gil Dor alle chitarre, Or Lubianiker al basso elettrico, Gadi Seri, alle percussioni e la partecipazione straordinaria dei Solis String Quartet.
Sarà uno spettacolo completamente inedito, dal titolo “Letters to Bach from Napoli“, con una scaletta che la stessa cantante ha studiato per l’occasione, grazie anche al talentuoso gruppo di archi nato nel 1991 e già al fianco dell’artista istraeliana in altri progetti passati.
Durante la conferenza stampa di presentazione, tenutasi a Piazza Vittoria presso il Baroq Art Bistrot, l’artista ha, con la solita gentilezza che traspare appieno dalle sue canzoni, risposto alle domande dei giornalisti presenti in sala. Con eleganza e sempre con il sorriso pronto sulle labbra, ha dimostrato una conoscenza reale delle problematiche che affliggono il nostro mondo in questo periodo storico così buio. La sua risposta è la musica, la sua musica, quelle note che la sua voce tramutano in opere d’arte per le generazioni presenti e future, ma senza presunzione, senza quel far pesare il suo talento agli altri “Quanto è più grande il tuo talento così è grande la tua umiltà, quanto più insicura è la tua arte così la tua umiltà diventa presunzione“. Basterebbero solo queste parole per correre al botteghino e non perdersi lo spettacolo del 23 Luglio.
Una donna dai variopinti colori dell’anima, che riesce a trasmettere calma e gioia, con i giornalisti ha parlato di Napoli, che sente molto vicino sopratutto perchè da bambina sua madre amava molto la canzone classica partenopea, citando la storica “Cartulina e napule” di Gilda Mignonette.
Un’ora in cui la cantante ha messo a nudo i suoi pensieri liberi, come libere sono le sue parole in un momento storico in cui c’è bisogno di più poesia e meno odio, più Noa e meno rumore.