“…. odio la parola ‘portatore di handicap‘: nessuno si porta l’handicap, l’handicap lo costituisce il contesto… “, ci dice Paolo, psicologo e professore, una vita tutta dedicata alla trasformazione delle differenze da limite in valore e all’abbattimento delle barriere, tutte.
Il prof. Paolo Valerio è docente di Psicologia Clinica presso la Facoltà di Medicina della Federico II e, oltre agli altri suoi numerosi incarici accademici, è soprattutto direttore del centro SInAPSi (Centro servizi per l’inclusione attiva e partecipata degli studenti ) della Federico II, ed è di questa mission che oggi parleremo con lui: inclusione. SInAPSi, come tutti gli altri centri di ateneo con le stesse finalità, nasce all’indomani dell’entrata in vigore della Legge 17/99 in materia di “… assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” che ha come obbiettivo generale per il paese tutto quello di consentire a persone con disabilità o impedimenti di accedere all’istruzione senza che tali disabilità e impedimenti rappresentino un freno o una discriminazione. In virtù di questa legge quindi lo stato ha come propri delegati all’attuazione del progetto i docenti, incaricati ufficialmente dagli Atenei. Quello che però SInAPSi ha fatto nella “Federico II” dalla sua costituzione a oggi è creare un vero e proprio ente che attraverso progetti concreti e mirati e un percorso chiaro e netto, abbatte limiti e barriere e crea cultura, occupazione e supporto contro le discriminazioni.
- Lo studente viene accolto da un team di psicologi per capire e organizzare il progetto
- In base alla valutazione I.C.F. (International Certification of Functionality) delle risorse dello studente vengono scelti gli ausili pedagogici e tecnologici per rendere possibile il suo percorso formativo
- In base alle caratteristiche personali viene poi formato e concordato un percorso formativo adatto alle necessità dello studente.
Il progetto continua anche durante e dopo il percorso formativo perchè si pensa anche al contesto in cui poi lo studente dovrà inserirsi e qui scatta un altra mission fondamentale, l’occupabilità. Attraverso progetti reali sia scientifici che di inserimento e avviamento quali “Gruppo Smag”, “Blindmath”, “Infobarriere” ,”Garanzia Giovani” e altri alla fine della propria formazione ci si può anche trovare già inclusi in un percorso concreto di ricerca o di avviamento al lavoro. Dopotutto, come ci ricorda Paolo, la cosiddetta “terza missione” di una università è quella di perseguire in modo diretto e indiretto la crescita generale del territorio in cui essa si trova: portare il numero di iscritti con disabilità alla “Federico II” dai poco meno di 10 dei tardi anni ’90 ai più di 800 di quest’anno è di sicuro un “achievement”(traguardo) che fa il bene di tutto il mezzoggiorno.
Parliamo ora dell’altro risvolto di SInAPSi che ne fa un baluardo culturale nella ” (Cit)… prevenzione e contrasto alle violazioni dei diritti umani e alle diverse forme di prevaricazione legate al genere e all’orientamento sessuale” e che la proietta in prima linea nella difesa dei diritti LGBT+ nonchè nella rivendicazione delle differenze di genere e di orientamento sessuale come valore e non come fonte di discriminazione. In questo segno si colloca la possibilità creata da SInAPSi per la Federico II di intraprendere una carriera “Alias”, in linea con la propria identità di genere laddove questa fosse diversa dall’identità reale sancita alla nascita, prevenendo così possibili discriminazioni volontarie o involontarie all’interno dell’ambiente universitario durante tutto il percorso formativo.
©Senzalinea Paolo Valerio porta SInAPSi in prima fila al Pride
Napoli 2018 contro le discriminazioni
“La Sezione AntiDiscriminazione e Cultura delle Differenze, del Centro di Ateneo SInAPSi – Università Federico II di Napoli, nasce con l’obiettivo di prevenire e contrastare le diverse forme di discriminazione e violenza che possono impedire la piena partecipazione attiva e l’inclusione sociale degli studenti universitari e, in generale, di tutti i cittadini”, recita la sintesi della mission su http://www.sinapsi.unina.it/cultura_differenze , per rimarcare che l’abbattimento di pregiudizio ed emarginazione delle differenze è una missione globale che vale ancor di più in un contesto culturale come il nostro in cui chi deve affermare la propria identità di genere o di orientamento sessuale lo fa sempre in condizioni di partenza svantaggiate e spesso di discriminazione aperta e a volte anche violenta.
Il percorso di uscita dal ritardo culturale nel nostro paese è iniziato da anni e dà continui frutti ma bisogna continuamente sollecitare la società e le istituzioni: la società civile si sta aprendo alla realtà del mondo moderno anche se questo è un processo lungo e che non avrà mai fine mentre invece le istituzioni, dal Legislatore (come abbiamo visto) alle Università, hanno già recepito e si stanno rapidamente adeguando per far si che i portatori di “differenze” – siano esse fisiche, psicologiche o di genere – sempre in maggior numero si sentano atttratti da una società civile e accademica che nelle loro “differenze” trova una ricchezza da valorizzare.
L’agenda SInAPSi è ricca di eventi e incontri su questo cammino:
19 07 – 2018 Il Comune di Napoli oggi alla Stazione Marittima : ” Terra! #ApriteiPorti” , giornata di confronto e condivisione sul tema della gestione dei flussi migratori, dell’accoglienza e della convivenza. http://www.comune.napoli.it/aprite-i-porti
19-20 – 10 – 2018: OSSERVATORIO NAZIONALE SULL’IDENTITA’ DI GENERE (ONIG) organizza “LA POPOLAZIONE TRANSGENDER E GENDER NONCONFORMING: i differenti contesti dell’intervento.” Aula Chiostro di San Marcellino, Napoli. qui interverranno tra gli altri: Mariela Castro (CENESEX, Cuba), Jack Drescher (Columbia University e New York Medical College), Alain Giami (INSERM Parigi), Thomas D. Steensma (VU University Medical Center, Asterdam), Giancarlo Spizzirri (University of San Paolo, Brazil)
31 – 10 – 2018 Federico II in collaborazione con http://www.trasformazioneducativa.com/ , organizza il “Congresso mondiale delle trasformazioni educative” in collaborazione con SInAPSi.