La mancanza di ferro è una delle carenze nutrizionali più diffuse soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Nei paesi sviluppati sono invece le diete sbilanciate e povere di questo microelemento a causare stati di carenza.
Un recente studio europeo ha rivelato che nella popolazione maschile fra i 19 e i 64 anni di età l’apporto di ferro è in media l’11%inferiore ai livelli del fabbisogno stimati. Le fasce di popolazione più sensibili sono però le donne, i bambini e gli adolescenti, di questi ultimi in particolare le femmine , per le quali è importante l’equilibrio della dieta. Nell’emoglobina è contenuto circa il 65% del ferro totale corporeo, il 10% nella mioglobina, il resto rappresenta ferro di deposito. La carenza di ferro (anemia sideropenia) può comportare effetti negativi al sistema immunitario, ai sistemi di neurotrasmissione celebrale e di termoregolazione corporea.
In generale l’organismo mantiene l’equilibrio costituendo dei depositi, modulando l’assorbimento dagli alimenti della dieta e recuperando dal catabolismo degli eritrociti. L’assorbimento di ferro aumenta quando le riserve sono basse, ma solo fino a che le perdite si mantengono entro certi limiti. Il ferro negli alimenti è presente in due forme, dalla diversa biodisponibilità. La forma eme caratteristica delle carni e del pesce ha una biodisponibilità del 25% ed è indipendente dagli altri costituenti della dieta; la forma non-eme tipica delle fonti vegetali ha un assorbimento generalmente inferiore , influenzato dalla presenza di fattori che lo possono limitare (fitati e polifenoli) o favorire (vitamina C o alimenti contenente ferro eme).
I fabbisogni sono diversi in base all’età ed al sesso. Nelle donne va posta attenzione negli stati di aumentato fabbisogno per bilanciare le perdite ed in gravidanza .
Un po’ di numeri, l’assunzione giornaliera raccomandata nei bambini tra i 4-6 anni è di 11 mg, 7-10 anni 13mg, 11-14 anni (maschi) 13 mg, 11-17 (femmine) 18 mg; adulti al di sotto dei 75 anni (maschi) 10mg, 18-59 anni (femmine)10mg; gravidanza 27 mg.
Ma in natura dove possiamo trovare il ferro? Diversi tipi di ortaggi, legumi, semi di zucca, frutta secca e verdura a foglia scura e spezie , anche germogli di cereali e legumi. Per aumentare l’assorbimento di ferro è buona norma imparare ad abbinare gli alimenti. Il calcio ed il fosforo inibiscono l’assorbimento del ferro , cosi come la teina e la caffeina, invece è buona norma associare la vitamina C in quanto ne favorisce l’assorbimento. Il ferro lo ritroviamo anche nelle piante aromatiche : timo, basilico, menta, maggiorana , prezzemolo, sono le erbe che ne contengono di più.