“Due cani, in momenti diversi, entrarono nella stessa stanza. Uno uscì scodinzolando. L’altro uscì ringhiando. Una donna li vide ed incuriosita entrò nella stanza per scoprire cosa rendesse un cane felice e l’altro infuriato. Con grande sorpresa scoprì che la stanza era piena di specchi. Il cane felice aveva trovato cento cani felici che lo guardavano. Il cane arrabbiato aveva visto solo cani arrabbiati che gli abbaiavano contro.
Quello che vediamo nel mondo intorno a noi è un riflesso di ciò che siamo.
Tutto ciò che siamo è un riflesso di ciò che abbiamo pensato.
La mente è tutto. Quello che pensiamo diventiamo.” (-Buddha-)
Vi siete mai chiesti se ciò che più vi infastidisce di una persona, è un atteggiamento che riflette uno dei vostri punti deboli?
Può sembrare assurdo ma se quell’atteggiamento non ci appartenesse, non ci disturberebbe.
Tutto quello che circonda la nostra esistenza e che vediamo intorno a noi è come uno specchio che ci sta mostrando ciò che si trova nel nostro interno.
È la legge dell’attrazione. È un processo di proiezione.
Grazie agli altri ci viene mostrata la nostra realtà interna.
È così che possiamo orientarci e crescere.
È più semplice dare la colpa agli altri; vedere la pagliuzza che è nei loro occhi e non rendersi conto della trave che è nel proprio occhio. Siamo abituati a focalizzarci sugli altri. A questo punto però, è meglio che impariamo a leggere le nostre relazioni con gli altri. È meglio che impariamo a concentrarci su cosa vuole dire il nostro modo di relazionarci con il prossimo. È meglio domandarci:
Quanto questo atteggiamento che mi infastidisce mi coinvolge?
Con quali mie emozioni sto entrando in contatto?
Perché sta succedendo a me, proprio in questo momento? Cosa di mio c’è in questa situazione?
Nella vita, nulla succede per caso.
Le persone che incontriamo sono “perfette” per noi. Queste rimangono con noi per un determinato periodo della nostra vita, un periodo breve o per sempre. Questi incontri “particolari” avvengono per sviluppare i nostri talenti, per eliminare o levigare le nostre pieghe caratteriali.
Incontriamo queste persone perché è arrivato il tempo giusto per cominciare un dato lavoro su noi stessi. Se usiamo l’altro come specchio possiamo divenire capaci di accogliere quella sua parte fastidiosa proprio perché la riconosciamo in noi.
È solo quando prendiamo consapevolezza dei nostri processi mentali che riusciamo a predisporci e accogliere con empatia e rispetto l’altro, anche se “irritante”.
Anche se certe volte pensiamo di non poter ricavare nulla da un determinato rapporto in realtà ogni persona può offrirci un grande amore, una fantastica compagnia e un’importante lezione di vita.
Da tutte le relazioni, soprattutto da quelle costituite da forti legami affettivi, possiamo trarre nuovi spunti per capire noi stessi e prenderci cura di noi.
Nessuno può darci integrità e stabilità. Nessuno può darci gioia e felicità. Queste cose devono provenire da dentro di noi.