È una domanda terribile che si ripropone ciclicamente ogni anno di questi tempi, e la sua frequenza tende ad aumentare in modo esponenziale con l’avvicinarsi del 31 dicembre: Cosa fai a Capodanno?
A tanti viene l’orticaria al solo sentirla, ma noi della redazione di SenzaLinea abbiamo per voi un suggerimento per prendere tutti in contropiede!
Immaginate di essere tra i primi ad essere baciati dai raggi del primo sole del 2017: riuscite ad immaginare un’esperienza più coinvolgente, e che possa simboleggiare meglio un auspicio di grandi cose per un Anno Nuovo che inizi davvero alla grande?
Per vivere una simile emozione non dovete far altro che prenotare fin da ora qualche giorno di vacanza in un bed & breakfast a Lecce, e da lì spingervi per la notte di San Silvestro verso il punto più orientale di tutta la penisola italiana, quello che per primo viene lambito dal sole nascente: il suo nome è Capo d’Otranto, anche se un tempo era conosciuto come Punta Palascia, ed ogni anno a cavallo del 31 dicembre e del 1° gennaio è meta di curiosi turisti con tanta voglia di festeggiare ed attratti proprio dalla peculiare posizione di questa località.
Le popolazioni locali credono molto nel valore allegorico dell’alba e vivono con profondo orgoglio il loro ruolo di crocevia tra le culture, le etnie, i popoli. Del resto, Punta Palascia è anche il luogo preciso che le carte nautiche indicano come cesura tra i mari Adriatico e Ionio, ed il suo faro è uno dei 5 più importanti dell’intero Mediterraneo, insieme a quelli di Tunisi, Gibilterra, Alessandria e Genova: non siamo noi a dirlo, ma la stessa Commissione Europea, che lo tutela per la sua rilevanza storica e geografica!
La vostra vacanza dopo un momento così inebriante sarà già stata di per sé un evento da ricordare per molto tempo, ma sull’onda lunga di questo entusiasmo potrete nei giorni successivi soffermarvi a Lecce, e scoprire perché si è guadagnata il soprannome di “Firenze del Sud”. Tutta l’esuberanza dei leccesi e della Movida Leccese ha infatti origine anche dall’habitat e dalla scenografia architettonica dell’intero tessuto urbano: lo stile Barocco, con le sue piante degli edifici sinuose e mai schematiche e le sue facciate riccamente ornate ha assunto grazie alla scuola del Barocco Leccese delle connotazioni ancor più estroverse perché tutti i principali edifici sia religiosi che privati offrono un campionario di fregi e decorazioni da lasciare a bocca aperta!
All’epoca del suo fiorire, nel cuore del 1600, l’intento di questa “deriva” del Barocco era comunicare messaggi di ottimismo e di speranza alle genti, stimolandole e spingendole a reagire con la fiducia nella forza rigeneratrice della natura. Oggi il messaggio è ancora valido, e passeggiare per le strade del centro storico di Lecce riempirà i vostri occhi ed il vostro spirito con immagini scultoree di grande impatto.
Adesso avete tutte le carte in regola per organizzare quello che programmate e vi riproponete ogni anno la mattina del 1° gennaio dopo una squallida serata trascorsa a brindare anche con degli estranei: un Capodanno che sia unico ed indimenticabile!