Giunta ormai alla dodicesima edizione, la “Festa del pane e della civiltà contadina“ di Trentinara si riconferma tappa obbligata, per conoscere le tradizioni e i sapori del Cilento rurale. Come negli anni precedenti, i trentinaresi si confermano buoni organizzatori e accoglienti padroni di casa. L’idea alla base della festa, per chi non ci fosse mai andato, è in fondo semplice e geniale: un percorso degustativo attraverso il paese, che permette contemporaneamente di visitarlo e di gustarne i piatti tipici.
Tra le vie e le stradine di Trentinara sono dislocati alcuni punti, in cui ordinare diverse specialità tipiche del territorio, e lunghe tavolate dove sedersi e condividere cibo e vino: alla fine dell’esperienza il viaggiatore avrà conosciuto insieme le atmosfere del piccolo borgo montano e i suoi sapori antichi, accompagnato dai suoni conviviali delle musiche tradizionali. E i sapori che il territorio offre non sono pochi: pizze fritte, fusilli, ravioli, spezzatino di maiale e patate con verza sono solo alcune delle pietanze che accompagnano il visitatore lungo tutto il tour…assieme ovviamente al deciso vino locale.
Non sarebbe una festa però, senza uno spettacolo. Quindi nella piazza principale di Trentinara un grande palco, allestito per l’intera manifestazione, ospiterà un gruppo di artisti e musicisti diverso per ogni serata. Ieri è stato il turno del pugliese “Canzoniere grecaninco salentino” (nella foto) che, fondato dalla scrittrice Rina Durante, dal 1975 diffonde nel la musica popolare del sud Italia.
La felice combinazione di cibo, divertimento e tradizione non ha mancato di attirare, anche quest’anno, la curiosità e l’interesse, riempiendo le ripide strade del borgo antico con una folla festante ed eterogenea.
Restano ancora due appuntamenti, prima della fine di questa XII edizione. Stasera è il turno dei “Cantori di Carpino”, con lo spettacolo “Stile, storia e musica alla Carpinese”. Domani, ultima serata, vedrà invece avvicendarsi sul palco il grande Antonio Infantino e i Kiepò.