Quest’anno si celebra il centenario della nascita di Tom of Finland.
Mito arrivato dalle fredde terre del nord Europa.
Forse a molti il nome non dirà nulla perché siamo abituati a conoscerlo solo attraverso i suoi famosissimi disegni. E quando l’arte si fonde con la propria identità, allora si diventa a sua volta arte. Destinati al mito.
Ma chi era Tom?
Touko Valio Laaksoner, chiamato per facilità Tom of Finland è stato un disegnatore finlandese noto a livello mondiale per le sue illustrazioni omoerotiche. Uno dei più importanti artisti gay del secolo scorso. Cresciuto in Finlandia in un contesto grezzo e rurale ha creato i primi disegni usando come inconsapevoli modelli gli uomini che aveva intorno. Uomini muscolosi, forti come i braccianti delle terre.
Il tratto saliente delle sue illustrazioni è la prepotente virilità di questi uomini a cui Tom disegnava sempre dei peni molto ingombranti, e il loro look spesso in divisa da poliziotti o operai.
Uomini dall’aspetto serioso, quasi da mettere in soggezione chi li osserva, sguardo sempre celato mai in primo piano. Gli uomini di Tom potrebbero essere stati disegnati cento anni fa oppure oggi, c’è un qualcosa di eterno in loro.
Inizia come illustratore in Finlandia, poi un giorno invia il suo lavoro ad una rivista di nudo maschile, Physique Pictorial, firmandosi solo come Tom, era il 1956. L’editore colpito dalla raffinatezza dei disegni ne sceglie uno per una copertina.
Da lì il successo che dura tutt’oggi, anche dopo anni dalla sua scomparsa (è morto nel 1991). Seguono mostre allestite in tutto il mondo, action figure, borse di tela, libri biografici, un film del film 1997del regista finlandese Dome Karukoski, una linea di abbigliamento e dei francobolli celebrativi nella sua Helsinki.
L’iconografia di Tom è l’artefice del ribaltamento del luogo comune che raffigurava i gay sempre come effeminati. I suoi uomini mascolini e nerboruti sono orgogliosi di ciò che sono e felici di tenersi per mano.