Trama: Vecchi cinema infestati, terrificanti nottate di Halloween, vampiri del passato con tutto il loro carico di fascino e morte, antichi sortilegi, strani riti africani, demoniache vendette, una droga che trasforma in zombi cannibali, sinistri B&B del profondo e inquietanti FAQ aziendali. Questi gli ingredienti al sangue di “24 a mezzanotte”, un’antologia di racconti horror ambientati nelle province italiane, dove vecchie e nuove tematiche horror si incrociano e si rinnovano tra presente e passato, tra realtà e leggenda, tra sole e tenebre. Una visione cupa e sinistra del Belpaese, che vi accompagnerà nelle periferie della paura e nei centri cittadini dell’inquietudine in compagnia di 24 affilate penne dell’horror italiano.
Officina Milena
Recensione: Chi pensa che l’horror sia di pertinenza delle menti straniere si sbaglia di grosso. Basti pensare al genio creativo di Dario Argento per avere un brivido. Questa raccolta di racconti è la prova tangibile che gli autori italiani sono capacissimi di incutere nel lettore sensazioni forti. Ventiquattro storie, tutte con caratteristiche differenti tra di loro, metteranno d’accordo gli amanti del brivido: ci sono episodi splatter; ansiogeni; orripilanti, ma anche tristi, malinconici e qualcuno vi strapperà nel suo essere grottesco delle belle risate come nel caso del raccontro finale “Circolare N°1456B F.A.Q.” di Daniele Zito. Gli autori sono tutti maestri dello stile horror, sanno come intimorire e placare la sete di chi brama ottimo inchiostro rosso sangue. Ogni storia è preceduta da una tavola illustrata da Fabio Lastrucci che è anche autore del visionario “Sant’Angelo de’ muschilli” in cui si leggerà del risveglio di una misteriosa creatura del sottosuolo e con ogni storia si viaggia di volta in volta per l’Italia intera, merita una menzione speciale “All’ora dei vespri: Omero”, in cui Lea Valti in un romanesco fruibile a tutti ci porta nella capitale abitata dai vampiri. Sono venuta a conoscenza grazie a “La Maria masca” di Antonella Ferraris della figura della masca piemontese; mi sono commossa leggendo “Su Maimone”, il toccante racconto di Andrea Guglielmino, su un’antica divinità dell’acqua e della pioggia propria del folklore sardo e “Le pie madri” di Nicola Lombardi.
La raccolta è curata da Giuseppe Maresca e Luca Raimondi, autori di diversi racconti horror pubblicati su riviste specializzate e antologie, fondatori del blog di cultura horror Il gorgo nero, invece, la prefazione è firmata da Claudio Chiaverotti, autore dei fumetti Brendon e Morgan Lost nonché di diverse avventure di Dylan Dog.
Sembra di affrontare una full immersion di Ai confini della realtà, i racconti sono brevi, immediati, perfetti, centrano senza giri inutili quello che è il loro intento: dare al lettore una bella dose di orrore puro e ben fatto.
Splendida anche la copertina in cui si individua una dama sanguinante ed un uomo che mi ha fatto immediatamente pensare al caro vecchio Zio Tibia.
In queste giornate afose, calde ed opprimenti il brivido è quello che ci vuole.
Gli Autori: Stefano Amato, Danilo Arona, Corrado Artale, Vincenzo Barone Lumaga, Andrea Carlo Cappi, Fabio Celoni, Maurizio Cometto, Antonio Ferrara, Antonella Ferraris, Pietro Gandolfi, Roberto Grenna, Andrea Guglielmino, Nicola Lombardi, Angelo Marenzana, Gianluca Morozzi, Angelo Orlando Meloni, Massimo Padua, Barbara Panetta, Biagio Proietti, Lea Valti e Daniele Zito.