Pedro Almodóvar torna sul grande schermo con La Stanza Accanto (The Room Next Door), il suo primo film completamente in lingua inglese, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2024. Questa pellicola segna un ulteriore passo nella continua evoluzione di un regista che, nel corso della sua carriera, ha saputo esplorare con straordinaria sensibilità le complessità dell’animo umano, specialmente attraverso i personaggi femminili. Da Donne sull’orlo di una crisi di nervi a La pelle che abito, fino ai recenti Madres paralelas, Almodóvar ha sempre saputo alternare leggerezza, dramma e intensità emotiva, guadagnandosi un posto di rilievo nel panorama cinematografico mondiale.
Con La Stanza Accanto, Almodóvar affronta il tema del fine vita con un tocco delicato ma incisivo, mantenendo intatta la sua maestria narrativa. Ambientato tra la frenesia di New York e il silenzio di una casa di campagna, il film racconta il rapporto tra Martha (Tilda Swinton), una giornalista di guerra gravemente malata, e Ingrid (Julianne Moore), una scrittrice con un passato intrecciato al suo. Attraverso dialoghi intimi e toccanti, le due donne condividono ricordi, dolori e riflessioni, esplorando il confine tra la vita e la morte.
La Trama nei Dettagli
Martha e Ingrid, un tempo grandissime amiche allontanatesi dopo un litigio, si incontrano dopo molti anni. Ingrid è diventata un’autrice di autofiction di successo e Martha, una corrispondente di guerra affetta da un cancro alla cervice in fase terminale, ritorna nella sua vita chiedendole aiuto per il suicidio assistito.
La Recensione
Almodóvar supera ancora una volta sé stesso, dando vita a un film che riesce a essere insieme intimo e universale. Tilda Swinton e Julianne Moore regalano performance straordinarie: Swinton è perfetta nel ruolo di una donna che affronta la morte con dignità e ironia, mentre Moore incarna con maestria la vulnerabilità e la forza morale di Ingrid. La chimica tra le due attrici è palpabile e sostiene gran parte della forza emotiva del film.
La regia di Almodóvar si distingue per l’attenzione ai dettagli: ogni inquadratura è un’opera d’arte che riflette il tema dell’isolamento e dell’introspezione. La fotografia di Eduard Grau, ispirata ai quadri di Edward Hopper, sottolinea il contrasto tra gli spazi aperti e l’oppressione interiore delle protagoniste. Anche la colonna sonora di Alberto Iglesias merita una menzione speciale: le sue composizioni rafforzano il tono intimo e riflessivo della pellicola.
Perché Vederlo
La Stanza Accanto non è solo per i fan di Almodóvar. È un film che parla a chiunque abbia mai affrontato una perdita, riflettendo sull’importanza dell’amicizia e della dignità umana. È consigliato agli amanti del cinema d’autore, a chi cerca storie emotivamente intense e a chi apprezza interpretazioni attoriali di altissimo livello.
Con questo film, Almodóvar dimostra che il suo sguardo unico è capace di adattarsi a nuovi linguaggi senza perdere autenticità. Un’esperienza cinematografica toccante, che rimarrà impressa nel cuore dello spettatore.
In una frase: La Stanza Accanto è un viaggio attraverso il dolore e l’amore, raccontato con l’eleganza e la profondità che solo un maestro come Almodóvar può offrire.