Seconda sconfitta post lockdown per il Napoli di Rino Gattuso: al “Tardini” di Parma gli azzurri cedono 2-1 al termine di una pessima prestazione, in linea con quanto visto contro Bologna ed Udinese.
Se è vero che a decidere il match contro i ducali è stato il mediocre arbitro Giua, che ha assegnato due rigori inesistenti a favore della squadra di D’Aversa (ma anche quello trasformato da Insigne per il momentaneo 1-1 è apparso generoso), è altrettanto vero che i partenopei hanno fatto troppo poco per vincere, confermando la difficoltà ad attaccare difese schierate.
Non sono arrivati segnali confortanti neanche dalla difesa, che ha preso gol per l’ottava partita di seguito (11 le reti subite) e che fatica a supportare il pressing alto voluto dal tecnico calabrese.
In attesa di capire se il Napoli riuscirà a fare tesoro di quanto visto in negativo nelle ultime uscite l’8 Agosto contro il Barcellona, c’è da concludere degnamente il campionato: nell’anticipo di stasera (ore 21:45) al San Paolo è di scena il Sassuolo di mister Roberto De Zerbi, protagonista di molte prestazioni brillanti in questo scorcio di stagione, anche se l’ultima sconfitta interna contro il lanciatissimo Milan di Stefano Pioli ha spento ogni velleità europea degli emiliani.
L’allenatore dei neroverdi, protagonista da giocatore della promozione in Serie A del Napoli di Aurelio De Laurentiis ed Edy Reja, proporrà come sempre un calcio offensivo con l’obiettivo di portare a casa i 3 punti, cosa mai riuscita al Sassuolo nei 6 precedenti giocati a Napoli in campionato.
Da quando la società del compianto patròn Squinzi si è affacciata al massimo campionato, nel 2013, sono infatti arrivate 4 vittorie azzurre e 2 pareggi.
Il primo precedente terminò proprio in parità: il 25 Settembre 2013 il Napoli di Rafa Benitez, reduce da 4 vittorie nelle prime 4 partite di campionato (compreso lo storico successo contro il Milan a San Siro dopo 27 anni) probabilmente sottovalutò il neopromosso Sassuolo, reduce dallo 0-7 subito contro l’Inter tre giorni prima: fatto sta che al vantaggio degli azzurri (in orribile tenuta camouflage per l’occasione) siglato da Dzemaili, rispose Simone Zaza con un tiro da posizione defilata che sorprese Reina.
Zaza avrebbe segnato, con la maglia della Juventus, un gol molto più pesante al Napoli: quello che tolse agli azzurri di Sarri il primato nello scontro diretto ad inizio 2016, permettendo ai bianconeri di scattare verso il quinto titolo consecutivo.
L’altro pareggio raccolto dal Sassuolo al San Paolo porta la firma di un’altra “bestia nera” degli azzurri: il 28 Novembre 2016 fu infatti il francese Defrel (che in maglia Samp avrebbe segnato una doppietta al Napoli di Ancelotti 2 anni dopo) ad annullare il vantaggio partenopeo a pochi minuti dalla fine, con un difficile sinistro di prima intenzione su cross dalla trequarti.
In quel match a portare avanti il Napoli, con uno dei suoi proverbiali destri a giro, era stato Lorenzo Insigne, che grazie ad una rete molto simile ha anche sigillato l’ultima vittoria azzurra, il 2-0 del 7 Ottobre 2018: in quella occasione ad aprire le marcature era stato il franco-algerino Ounas, con uno splendido sinistro di controbalzo dopo un “sombrero” su un avversario.
Il primo successo del Napoli, arrivato con il medesimo punteggio, è datato 23 Febbraio 2015: grande protagonista del match il colombiano Duvàn Zapata, autore del primo gol e dell’assist per il raddoppio di capitan Hamsik.
Le altre due vittorie azzurre sono entrambe terminate 3-1: il 16 Gennaio 2016 a decidere il match fu Gonzalo Higuain, che mise a segno una doppietta dopo che Callejon aveva pareggiato la rete iniziale di Falcinelli.
Lo stesso Falcinelli, il 29 Ottobre 2017, riportò il match in equilibrio dopo il vantaggio azzurro firmato da Allan, ma le reti di Callejon (direttamente da calcio d’angolo, complice una papera di Consigli) e Mertens regalarono i 3 punti agli uomini di Maurizio Sarri.
Oltre a Paolo Cannavaro, che dopo tanti anni da capitano azzurro ha dato l’addio al calcio da capitano del Sassuolo, ed al difensore neroverde Vlad Chiriches (4 stagioni all’ombra del Vesuvio per lui), grande ex dell’incontro è l’esterno offensivo partenopeo Matteo Politano.
L’attaccante classe 1993, che Giuntoli ha acquistato dall’Inter nello scorso mercato invernale, con la maglia del Sassuolo ha disputato quasi 100 incontri segnando 20 gol, ed era in procinto di passare al Napoli già a Gennaio 2018: la dirigenza neroverde fece però marcia indietro all’improvviso, preferendo cedere Politano ai nerazurri l’estate successiva.
Politano, ad esclusione della splendida rete all’Udinese della scorsa settimana, non ha fin qui mostrato il meglio del suo repertorio, ed è chiamato a dare di più per dimostrare di meritarsi la pesante eredità di Josè Callejon.
Per lui e per tutti i suoi compagni, reduci da diverse prestazioni incolori, la sfida con il Sassuolo può essere l’occasione giusta per il riscatto.