“A due anni mi portarono in scena dentro uno scatolone legata proprio come una bambola perché non scivolassi fuori. E così il mio destino fu segnato. Da “Pupatella” attraverso la poupée francese, divenni per tutti “Pupella” nel teatro e nella vita.” Così ricorda il suo debutto Giustina Maggio,da tutti ricordata e conosciuta come Pupella Maggio,grande interprete di Teatro e Cinema italiano. Nata a Napoli il 24 Aprile 1910 fu attrice,ballerina e cantante,oltre a lavorare presso le acciaierie di Terni dal ’43 al ’44.Figlia d’arte,sia il padre che la madre erano attori teatrali,la sua carriera teatrale inizia con la compagnia del padre,insieme ai suoi sei fratelli.Lasciata la scuola dopo la seconda elementare,si dedicò completamente al teatro,cantando e ballando in coppia con suo fratello Beniamino.Nel 1940,morti i suoi genitori e stanca della vita teatrale,trovò impiego come modista a Roma,ma dovette abbandonare questo lavoro,in quanto nascose nella sua casa degli ebrei.Fu così che a cavallo fra il 1943 e il 1944,si ritrovò a lavorare presso le acciaierie di Terni,dove organizzava gli spettacoli teatrali per il dopolavoro.Lasciata anche Terni,andò a Milano dalla sorella Rosalia e riprese a lavorare a teatro con la Compagnia di rivista del Teatro Nuovo,accanto a Remigio Paone,Carlo Croccolo,Dolores Palumbo e tanti altri.La sua indole irrequieta e migratoria la riportò nella sua città,dove conobbe il suo maestro Eduardo De Filippo.Dopo la morte di Titina,la giovane Pupella ebbe l’occasione di far esplodere la sua carriera.Infatti Eduardo le diede la possibilità di interpretrare “Filumena Marturano“.Sempre per Eduardo interpretrò “Donna Rosa Priore” in Sabato,Domenica e Lunedì che le regalò tre premi:Maschera D’Oro, San Genesio e Nettuno.E come dimenticare la splendida Concetta,di Natale in casa Cupiello?Unica e inimitabile!Nel 1960 e negli anni a venire,intervallò i lavori teatrali con quelli cinematografici,lavorando con registi del calibro di Luchino Visconti,Camillo Mastrocinque,il grande Vittorio De Sica,Rossellini,Nanni Loy e tanti altri.Con il film del 1969 “La paziente”,vinse il Nastro d’argento come attrice non protagonista.Ma la più grande soddisfazione arriva nel 1973 con l’indimenticabile interpretazione della madre della protagonista di Amarcord,che valse al film il premio Oscar come miglior film straniero.Le luci del Cinema,la popolarità,non fecero mutare i gusti artistici di Pupella che nel 1979 ritornò a Teatro con Tonino Calenda,partecipando attivamente in diversi testi e le diede modo di dimostrare il suo talento,ormai maturo.Nel 1989,con il film di Giuseppe Tornatore “Nuovo Cinema Paradiso”,assaporò di nuovo l’Oscar come miglior film straniero.Si trasferì a Todi e nel 1997 fu pubblicato il suo primo e unico romanzo autobiografico “Poca luce in tanto spazio”.Durante l’Estate del 1999,aveva partecipato al film “Fate come noi”,che rimane anche la sua ultima apparizione al pubblico.Morì per emorragia celebrale all’Ospedale Sandro Pertini di Roma,dove fu seppellita al cimitero di Prima Porta.Nel ricordarla il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi disse:
« Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha inviato alla famiglia Maggio un messaggio di profondo cordoglio per la scomparsa di Pupella Maggio. Figlia d’arte della straordinaria famiglia Maggio che ha dato così grande prestigio alla tradizione della commedia napoletana, recitò da protagonista nella compagnia scarpettiana. L’incontro artistico con Eduardo De Filippo segnò il clamoroso successo personale come sensibilissima interprete di gran parte dei lavori del maestro. Non è stata solo la più grande attrice napoletana del ‘900, ma una protagonista della storia teatrale italiana che resta legata anche al suo nome. Con questi sentimenti giunga a tutti i familiari, l’espressione del commosso rimpianto degli italiani che tanto l’hanno ammirata e ne conservano il ricordo. »