Sono passati più di quaranta anni,eppure ancora oggi,negli stadi e sui social,il popolo napoletano è indicato come sporco e coleroso,offese gratuite e ignoranti.Andiamo con ordine per raccontare una fra le pagine più tristi della storia napoletana. Il tutto iniziò il 24 Agosto 1973,a Torre del Greco,che ironia della sorte vide morire nel 1837 proprio di colera Giacomo Leopardi,si registradono due casi che fuorno catalogati come “Gastroenterite acuta”.Solo nei giorni successivi,quando all’ospedale Cotugno di Napoli si presentarono alcuni casi con gli stessi sintomi,diarrea,vomito e crampi alle gambe,che si iniziò a parlare di colera a Napoli.E fu subito caos e psicosi a Napoli e provincia,il colera non fu più il resoconto di una malattia contagiosa,ma il racconto della paura e dei comportamenti,a volte del tutto irrazionali! Chi è stato,purtroppo,testimone di quei giorni,ha ancora negli occhi il ricordo di quei momenti drammatici,che molte volte abbiamo potuto vedere nelle foto e nelle riprese tv dei reporter,che arrivarono a Napoli da tutto il mondo.Le file chilometriche per le vaccinazioni,somministrate dai militari americani con pistole-siringhe,scene già vissute nel 1943,quando nella nostra città,già devastata dalla guerra,i soldati statunitensi spruzzavano Ddt per le strade,per prevenire l’estendersi del tifo.Altra scena indelebile riguarda i familiari degli ammalati,accalcati davanti ai cancelli dell’Ospedale Cotugno,che aspettavano i bollettini medici.Un racconto che spesso si ricorda è quello di un uomo che,inciampato da solo,stava per rialzarsi,quando i passanti iniziarono ad urlare,allontandosi velocemente “Fujiit Tene ‘o colera,tene ‘o colera!!”.La città era diventata incontrollabile,mentre l’Italia condannava la sporcizia napoletana e relegava la città paragonandola al Terzo Mondo.Ci furono tesi,supposizioni,il responsabile dell’infezione alla fine fu individuato nel consumo di cozze infette,nel cui interno vi era il vibrione,che solo dopo molti mesi si riuscì a stabilire che non erano mitili provenienti dal Golfo di Napoli,ma di una partita importata dalla Tunisia.Ma la Tunisia non fà notizia,Napoli si,sempre!Prima di appurare che le nostre cozze non erano infette,iniziò una dura guerra alle coltivazioni di mitili in tutto il Golfo,il 5 Settembre 1973,come prevenzione,la Guardia di Finanza distrusse tutti i vivai presenti nel napoletano,vietando categoricamente il consumo e la consumazione dei mitili.Purtroppo una decisione indispensabile che però determinò l’ovvia protesta di quanti vivevano di quel commercio.Una tragedia che stigmatizzò per anni la città di Napoli.