Debutta in libreria, per il momento con tre titoli, Accēnto, la nuova casa editrice fondata di Alessandro Cattelan, con la direzione editoriale di Matteo B. Bianchi.
L’obiettivo del conduttore televisivo e radiofonico, da sempre vicino al mondo dei libri (ha portato avanti su Instagram una seguitissima rubrica di consigli di lettura) è “mettere l’accento” sui giovani talenti italiani e stranieri, ma anche restituire spazio ai titoli meno recenti della letteratura mondiale ingiustamente scomparsi o mai arrivati sui nostri scaffali. Tre sono le collane previste: “accento acuto”, dedicata agli esordienti; “accento grave”, che darà spazio ad autori e libri dimenticati, da riscoprire e “dieresi” che comprenderà titoli di saggistica freschi e innovativi, dedicati agli argomenti più eterogenei. Per il momento è prevista l’uscita di otto libri all’anno.
I primi tre titoli di ACCĒNTO sono: “Senza respiro” di Raffaella Montana, “Tutto ciò che poteva rompersi” di David Valentini e “Manuale di caccia e pesca per ragazze” di Melissa Bank.
Senza respiro di Raffaella Mottana
Ci sono eventi che non puoi controllare e che, da un giorno all’altro, possono sconvolgerti la vita, lasciandoti senza fiato. E quello che accade a Cecilia, una giovane donna che si trova ad affrontare la malattia della madre e ad assisterla nel suo calvario ospedaliero. Un percorso regolato da precise leggi di sterilità: mettere la mascherina, infilare i calzari, disinfettarsi le mani, evitare la contaminazione. Quando tutto ciò finisce Cecilia intuisce, in maniera quasi casuale, che lei stessa ha bisogno di altre regole, ed è il suo corpo che glielo richiede. Comincia così un percorso di esplorazione sessuale che è anche la scoperta di una comunità, quella BDSM, dove vigono parametri precisi (richieste di gioco, limiti da travalicare, safeword) e nuovi strumenti (frustini, corde, collari). Senza respiro è un esordio potente e del tutto anomalo, diviso in due parti tanto differenti da lasciare quasi sbigottito il lettore. Una storia nella quale il sesso diventa un inedito strumento di elaborazione del lutto, da affrontare con lucidità e determinazione. Un romanzo sul controllo: del proprio fiato, del proprio piacere, della propria vita. Per farci capire che esistono molti modi, a volte anche impensabili, per arrivare alla propria rinascita.
Tutto ciò che poteva rompersi di David Valentini
Ludovica deve andare lontano per emanciparsi dalla sua famiglia, Sara cerca di fare i conti col passato attraverso la terapia, Riccardo si ritrova isolato in una casa disabitata ma sceglie comunque di restarci, Filippo sente di aver perso la bussola della propria vita, Laura si concede rapporti casuali per ripicca verso l’unico uomo che ama… Attraverso queste storie, nelle quali i protagonisti si incontrano, si sfiorano e si ritrovano ogni volta in modi differenti, David Valentini dipinge una generazione intera, e forse più d’una. Le esperienze all’estero, l’amore e il sesso, il desiderio di avere una casa un lavoro una famiglia, le amicizie, le delusioni, i tradimenti, il tentativo di costruirsi una vita e un futuro in un mondo che l’imprevedibile scoppio di una pandemia ha reso ancora più incerto. Tutto ciò che poteva rompersi diventa così un romanzo scomposto, che fotografa la frammentarietà del nostro contemporaneo e l’insopprimibile, umano desiderio di trovarci un senso.
Manuale di caccia e pesca per ragazze di Melissa Bank
Come conoscere e sposare l’uomo giusto: è questo il titolo del «terribile» manuale a cui Jane Rosenal si affida per conquistare Robert. Se l’avessero detto alla Jane tredicenne, «esperta nell’arte della mortificazione», non ci avrebbe potuto credere. A dirla tutta anche la Jane adulta non sembra convintissima del libro: semplicemente, non può fare altro che seguirlo. Persino quando, proprio lei che è la regina della battuta pronta e dei giochi di parole, si ritrova a leggere che «il senso dell’umorismo non è femminile». Ma è proprio così? E la conquista ha davvero a che fare con ami e lenze? Scritto nel corso di dodici anni, “Manuale di caccia e pesca per ragazze” ha segnato il debutto folgorante di Melissa Bank nel 1999. Il suo successo commerciale, però, ha spinto la critica ad archiviare l’autrice come esponente della chick-lit alla Bridget Jones e a non attribuirle il valore letterario che meritava, come ricorda Paolo Cognetti nella sua prefazione. A oltre vent’anni di distanza, è il momento di riconoscere a Melissa Bank le sue doti di grande narratrice, divertente e sensibile, ormai collocata accanto a nomi quali John Cheever e Lorrie Moore. Perché questo romanzo non è solo una storia d’amore e la sua protagonista ironica e spigliata non è solo una donna a caccia dell’uomo perfetto. Ciò che lega la Jane adolescente alla Jane matura, capitolo dopo capitolo, è ciò che nasconde forse il cuore più profondo di questo romanzo: Jane è sorella, figlia, fidanzata e amica; come tutti fa i conti con il dolore, lo spaesamento e la solitudine. E, soprattutto, con un’immensa domanda: come si costruisce l’amore?