“Sono sempre i migliori che se ne vanno”. Ed è vero. Una intera comunità, familiari, amici e ex studenti dell’Istituto d’Arte Statale “F.Palizzi”, insieme ad altri ex allievi e artisti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, si riuniscono, lunedì 24 giugno, alle ore 9:30, nella chiesa dei Vergini a Napoli, (Borgo Vergini), per dare l’ultimo saluto a Gennaro Cilento, artista e creatore della “Trip Art”, scomparso prematuramente. Cilento, figura eclettica, è l’artefice della Trip Art, un processo creativo che si basa sulle “allucinazioni nucleari post atomiche, simili all’effetto dell’acido lisergico”. E’ un modus operandi che attinge dall’inconscio e che trova una trasposizione figurativa con immagini di straordinaria bellezza, figure femminili, animali o infrastrutture vengono riprodotte con una nuova pelle, corporizzate, materializzate. Sono l’esito del contatto dei singoli elementi con una nube atomica, assumono una nuova vita e una nuova sensibilità, una composizione ibrida, in cui la componente umana si intreccia a quella tecnologica. Nei dipinti non ci sono coordinate spazio-temporali identificabili, non è rappresentato il presente, ma un ipotetico futuro. Cilento ci lascia una produzione artistica di notevole valenza, allontanandosi da certi stereotipi artistici, anticonformista e sperimentatore. Diversi sono i commiati sui social network e le dichiarazioni di diversi personaggi pubblici.