Il mese di settembre di quest’anno sono sette anni che è morta Alexis Arquette. Attrice ed attivista LGBTQA+ , donna transgender scomparsa prematuramente.
Alexis nata Robert, viene da una famiglia di noti attori, i fratelli rispondono ai nomi di Rosanna, Richmond, Patricia e David Arquette. Una famiglia di artisti, e lei, penultima discendente aveva manifestato già in gioventù la voglia di recitare.
Robert a metà degli anni ottante decise di tentare la carriera di attore, i fratelli sono già parecchio noti e per lui seguire le loro “orme” viene un po’ naturale. Accettò vari ruoli, tutti diversi tra loro: un ruolo di un serial killer ne La sposa di Chucky, un ruolo gay in Amici per gioco.. amici per sesso, poi interpretò Boy George nel film Prima o poi me lo sposo, e poi, un ruolo in Pulp Fiction che gli diede grande notorietà.
Robert divenne famoso, ma Alexis doveva ancora venire fuori. Una volta raggiunto il successo Robert fece coming out e si dichiarò transgender, e precisò: né uomo né donna. Iniziò un percorso di transizione fisicamente doloroso e spiritualmente difficile. Ma Robert era tenace e pian piano Alexis si fece spazio. Alexis affrontò tutte le difficoltà per fare in modo di essere accettata come donna trans nel maschilista circuito di Hollywood e grazie anche al supporto incondizionato dei fratelli sembrò riuscirci. Robert procedette anche all’ intervento di rassegnazione dell’ identità sessuale e diventò ufficialmente Alexis. Un fiore colorato era sbocciato e pronto farsi conoscere e amare.
Una “nuova sorella” ben accettata dal clan Arquette.
Diventò un modello da seguire, rappresentante del mondo trans a Hollywood. All’ epoca era una cosa poco accettata e, se oggi le attrici trans hanno ruoli di primo piano e nomination agli Oscar o agli Emmy lo devono anche ad Alexis che pochi anni fa ha spianato la strada alle donne come lei.
Prestava la sua immagine per le campagne a favore del mondo LGBTQA+, si esibiva anche come Drag nei locali con il nome di Eva Destruction (nome del personaggio che aveva precedentemente interpretato in Wigstock: the movie)
Alexis è stato un simbolo di tolleranza e di accettazione, un punto di riferimento per le ragazze trans. Rispondeva personalmente alle mail e alle lettere e si è sempre esposta in prima persona.
Oltre a recitare Alexis amava anche scrivere, ma non è riuscita a completare la sua biografia.
A soli 47 anni Alexis se n’è andata dopo una lunga malattia peggiorata velocemente anche per il fatto di aver sviluppato il virus HIV trent’anni prima. Un arresto cardiaco è stato fatale. Con lei, nella sua casa al capezzale i fratelli e i nipoti.
Se n’è andata ascoltando la musica di David Bowie
Alexis non ha mai fatto mistero di ciò che era, degli errori commessi, della vita che ha deciso di vivere nonostante fosse un figlio di Hollywood.
Di lei in questo triste anniversario ricordiamo l’attivista fiera di essere una donna trans e una manciata di film da cui traspare un bel talento purtroppo poco sfruttato.