Quando sentiamo il termine “Allocco” pensiamo ad un termine per additare in maniera dispregiativa una persona poco sveglia, in realtà si tratta del nome di uno splendido rapace, ma scopriamo qualcosa in più.
Questo uccello dalle dimensioni contenute, può arrivare a 40 cm, ha abitudini esclusivamente notturne ed è diffuso in tutta Europa ed in Asia.
Morfologicamente è caratterizzato da una testolina rotonda con grandi occhi neri, potremmo confonderlo col barbagianni, ma le dimensioni del nostro amico sono maggiori ed il piumaggio più scuro.
Nonostante prediliga boschi e foreste, l’allocco, ormai vive anche in contesti “urbani” ma sempre in prossimità di folta vegetazione.
Vive tutto il giorno appollaiato su un ramo col quale si mimetizza perfettamente e si anima al crepuscolo per predare, anche totalmente al buio, piccoli mammiferi, altri uccelli e rettili. In realtà il poter cacciare senza fonti luminose non è garantito solo dalla vista, ma anche, e soprattutto, grazie al finissimo udito.
I suoi richiami sono famosi perché tra i più utilizzati nei film horror insieme all’ululato del lupo.
In realtà possiamo distinguere nettamente due differenti vocalizzi: quello acuto dei maschi che serve ad attrarre le femmine nel periodo degli amori ed uno basso e cupo che alterna un suono prolungato ad uno breve ed ha la funzione di avvertimento ed è quello, come anticipato, che caratterizza le notti “buie e tempestose” del cinema.
Sceglie, solitamente, le cavità degli alberi per nidificare; ma altra abitudine che ci fa capire quanto si tratti in realtà, contrariamente alle credenze popolari di un animale estremamente furbo, è quella di sfruttare vecchi nidi abbandonati per deporre le uova, che solitamente possono essere massimo 5 e si schiudono dopo circa 30 giorni.