Tutto facile per il Napoli allo stadio Via del Mare: in Salento gli azzurri realizzano altre 4 reti e regolano con una certa facilità un Lecce volenteroso ma troppo inferiore per impensierire seriamente Llorente e compagni; con una bella cornice di pubblico (rovinata dai soliti cori antinapoletani che dai salentini proprio non ci aspettavamo) e in una bella giornata estiva, la gara mette in evidenza la qualità della rosa dei partenopei che, nonostante ben otto cambi rispetto al trionfo di Champions contro il Liverpool, mettono in mostra sicurezza e qualità, specie in attacco dove le alternative sono tante, eterogenee e forti.
In porta ci va Ospina, il quartetto arretrato è rivoluzionato con Koulibaly affiancato da Maksimovic, sugli esterni Ghoulam e Malcuit; In mediana Ancelotti conferma Fabian e inserisce Zielinski ed Elmas. La sorpresa vera è in attacco: Lorenzo Insigne va in campo in supporto della coppia pesante Milik (all’esordio assoluto in stagione) e Llorente. Dopo un primo quarto d’ora di sostanziale equilibrio, la gara prende la piega che tutti si aspettavano, con gli ospiti a macinare gioco e il giallorossi a difendersi come meglio possono. E’ Llorente a sbloccare la gara intorno alla mezzora, raccogliendo un rimpallo dopo una conclusione di Milik: il vantaggio sblocca definitivamente la gara, i ragazzi di Ancelotti dominano e, di li a poco, raddoppiano con Insigne che realizza un calcio di rigore in due tempi, dopo che il primo tiro era stato irregolarmente parato dall’ex (mai rimpianto) Gabriel. Non ci piace questa nuova regola che penalizza i portieri, così come sembra cervellotica la nuova norma sui falli di mano e sull’interruzione del gioco in caso di pallone che colpisce l’arbitro, ma l’arbitro la applica giustamente.
Nella ripresa arriva subito il tris: gioiello di Fabian che fulmina l’estremo leccese al termine di una sua azione tipica, rientro sul sinistro e palla in rete. La gara è chiusa, i padroni di casa hanno un sussulto di orgoglio e accorciano le distanze su rigore, concesso per uno stupido intervento di Ospina su Farias, realizzato da Mancosu. Per qualche minuto i ragazzi di Liverani accarezzano il sogno di rientrare in partita ma la qualità del Napoli è alta anche in panchina e gli ingressi di Lozano per Milik (ancora lontano dalla migliore forma) e di Callejon per Elmas riequilibrano la squadra che centra il poker ancora con Llorente, sempre più idolo del popolo azzurro e soprattutto delle signore napoletane!! Giusto il tempo di registrare l’esordio stagionale di Luperto nella sua terra natìa, un palo del Lecce e due occasioni per il quinto gol con Lozano e Zielinski, e la gara si chiude.
In attesa del turno infrasettimanale (con il Cagliari di scena al San Paolo) si registra, quindi, un’altra bella vittoria con altri quattro gol realizzati ( e sono 13 in campionato, 15 in totale in sole cinque gare). La squadra inizia a girare e anche la difesa mostra segni di miglioramento decisi. In attacco fanno gol tutti, in tanti modi e con grande facilità. Ripetiamo quanto detto precedentemente: questa squadra farà divertire, basta mantenere sempre alta la concentrazione ed evitare inutili cali di tensioni contro avversari ritenuti abbordabili.