Le notti napoletane, specie in estate, quando sul tardi si respira un poco di fresco, sono qualcosa di eccezionale; le strade e i vicoli del centro sono animate di persone, inclusi tanti turisti, pure nelle ore piccole. Non è un caso, del resto, se si dice che la città non dorma mai e che sia possibile trovare bar e locali aperti fin quasi al mattino. Tutto ciò però, da un altro lato, deve fare i conti con i soliti fenomeni di criminalità che, come sempre, rischiano di compromettere anche la forte vocazione turistica che si sta registrando in città. Ci riferiamo, in special modo, alle cosiddette “stese”, sempre più frequenti. Nella notte del 23 luglio, infatti, ne sono state segnalate ben due, di nuovo, nel quartiere Sanità, una delle quali vicino alla piazza dove, nel 2015, venne ucciso, proprio durante una stesa, Genny Cesarano, giovane vittima innocente di camorra. I due episodi, che si aggiungono a quelli di qualche giorno fa nello stesso quartiere, sono avvenuti in via Villari e via Lammatari, dove sono stati rinvenuti diciassette spari. Ma sono stati denunciati colpi da arma da fuoco, verso le 4 del mattino, anche ai Quartieri Spagnoli, dove ai Gradini di San Nicola da Tolentino sono stati trovati cinque proiettili, mentre in via Speranzella i militari dell’Esercito hanno riscontrato la presenza di una banda armata.
Insomma, non c’è pace per le notti partenopee, le quali, invece, dovrebbero poter regalare esclusivamente la bellezza dei posti amplificata e sublimata dal cielo stellato. Dispiace, inoltre, che la scelleratezza criminale possa inficiare negativamente su quanto di buono si sta producendo. Pensiamo alla Sanità, la quale, negli ultimi anni, grazie all’impegno di tantissimi cittadini che amano il proprio quartiere e la propria città, a poco a poco, sta assumendo una nuova luce, con il rilancio di siti museali, iniziative culturali e fiorenti attività commerciali. Pertanto, è più che mai necessario che queste guerre tra cartelli malavitosi, che imperversano in vari punti del capoluogo, vengano arginate. La Sanità, così come i Quartieri, sono realmente, dal punto di vista umano, storico e artistico, il cuore della città, il quale non può essere spento.