Sabato 29 settembre, il Teatro Summarte di Somma Vesuviana ha ospitato un’artista a dir poco straordinario: Andy McKee.
Noi di SenzaLinea abbiamo avuto l’onore di ricevere un’intervista esclusiva.
Ciao Andy,prima di iniziare quest’intervista vorrei chiederti: é la prima volta che vieni a Napoli? Sei rimasto colpito dalla sua bellezza?
Ciao ragazzi. Non è la prima volta che vengo a Napoli, ci sono stato due anni fa quando ho aperto il concerto di Tommy Emmanuel. La città è bellissima, c’è poco da aggiungere… Vari colleghi mi raccontavano del calore dei Napoletani ma quella volta mi stupì anche la loro attenzione e competenza. Ecco perché non vedo l’ora di ritornarci sabato, quando sarò lì per la prima volta per un mio concerto solista
Ricordo ancora quando ero piccolo e vedevo i tuoi video su youtube ed ora sei qui accanto a me. Cosa ne pensi della musica moderna? Esistono ancora i sentimenti?
Non dire così che mi fai sentire vecchio… La Musica è un grandissimo calderone variegato, mi è difficile parlare di “musica moderna” in senso stretto. Trovo che sia comunque un modo efficace per rivelare i propri sentimenti
Sono anni ormai che suoni, un’artista può perdere l’ispirazione?Se si, è possibile ritrovarla?
Più che l’ispirazione è fondamentale l’allenamento. È comodo pensare che il tutto dipenda da un’entità astratta, la verità è che senza passione e esercizio non si va molto lontano.
Il successo ti ha reso succube del tuo personaggio mediatico o sei rimasto lo stesso Andy di sempre?
Bella domanda! Più o meno sono lo stesso ragazzo di quando avevo 20 anni. Ora però ne ho quasi 40! Penso di essere un po’ più saggio, ma a parte ciò non sono cambiato molto. Il mio io pubblico e il mio io privato sono la stessa cosa.
Pensi che il pubblico fraintenda il tuo messaggio?
Non essendo uno scrittore di testi non mi sono mai posto questo problema.
Hai nuovo materiale a cui stai lavorando?
No, niente che riesca a ricordare
Stai lavorando a nuovo materiale?
Sto lavorando ad un paio di cose nuove ed è ironico che tu mi abbia chiesto proprio del piano e della chitarra elettrica: il mio prossimo album sarà un misto di assoli strumentali di chitarra classica e chitarra e arpa, ma avrà anche qualche traccia in stile pop-rock retro con la chitarra elettrica. Suonerà un po’ come la vecchia musica strumentale dei film degli anni ’80. Forse è perché compirò 40 anni a breve, ma ultimamente ho sentito molta nostalgia della mia infanzia e per me comporre musica è sempre stato un ottimo mezzo per tornare indietro alla metà degli anni ’80. Fin’ora la risposta agli estratti è stata incredibilmente positiva e sono molto entusiasta di questo tentativo di esplorare un nuovo territorio, musicalmente parlando!