Che abbiate un cane, un gatto, un coniglietto o un altro insolito pets, purtroppo nessuno è immune alla calcolosi.
Ma cosa sono i “calcoli” e come si formano?
Nell’urina ci sono numerosi sali disciolti, ma nel momento in cui questa ne è satura precipitano formando dei cristalli.
Spesso questi, quando di piccole dimensioni, vengono eliminati direttamente senza conseguenze; ma quando i sali si aggregano in concentrazioni solide più consistenti vanno a rendere difficoltosa e dolorosa la minzione, arrivando anche ad “occludere” completamente ed a lesionare il tratto urinario.
I calcoli vengono anche detti “uroliti” e la loro presenza in un organismo è definita “urolitiasi”.
Nel cane, nel coniglio e nel gatto quelli più diffusi sono quelli da ossalato di calcio, da struvite e gli urati; mentre nel cane, in genere un’infezione predispone alla formazione di struvite, nel gatto, può formarsi anche senza la presenza di un’infezione.
Purtroppo la situazione può precipitare e diventare più rischiosa nei maschi per la differente forma anatomica dell’uretra: infatti nel maschio è stretta e lunga, creando minor spazio per il passaggio di oggetti di maggiori dimensioni.
Se notiamo che i nostri amici urinano più frequentemente e con dolore, oppure hanno continuo stimolo ma non fuoriesce urina, se scorgiamo tracce di sangue nelle urine e la porzione della vescica è più gonfia del solito, oppure urinano in luoghi inappropriati, o presentano vomito, astenia, abbattimento e rifiutano il cibo la prima cosa da fare è, ovviamente correre dal nostro medico veterinario di fiducia.
Sicuramente può essere molto utile portare un campione di urine al dottore che provvederà a farle analizzare. Ma come preleviamo le urine?
Il veterinario in sede ecografica sicuramente potrà prelevarle direttamente dalla vescica, ma onde non stressare troppo il nostro compagno a quattro zampe l’ideale può esserle prenderle noi a casa, come? Se urinano sulla traversina, basta girarla al contrario, dal lato che non assorbe, se ha una lettiera, può essere sostituita con dei legumi che non assorbano come le lenticchie o nel caso dei conigli riempita col fieno che non assorbirà le urine che si depositeranno sul fondo; ed in strada? In strada per i cani potete portare un bicchierino per i maschietti o la parte superiore bassa della vaschetta di gelato per le femminucce da infilare al volo appena iniziano ad urinare. Ma ricordate che vanno comunque riversate o in una siringa o un contenitore sterile, ovviamente siringa priva di ago che non aspirerebbe macro-particelle da analizzare.
L’esame urine è tra gli esami essenziali per diagnosticare l’urolitiasi, ed il pH delle urine influenza la natura del calcolo, ad esempio la struvite si sviluppa in ambiente alcalino.
Spesso al nostro veterinario basta modificare la composizione dell’alimentazione con un’adeguata terapia antibiotica ed antifiammatoria per risolvere, ma talvolta ci può essere necessità di cateterizzare il paziente o addirittura della procedura chirurgica più adeguata.
In ogni caso i campanelli d’allarme non vanno sottovalutati e dobbiamo affidarci al nostro veterinario di fiducia che, sicuramente, saprà indirizzarci nel migliore dei modi.
Un prezioso consiglio è sicuramente di somministrare ai nostri animali acqua in bottiglia o “purificata” e non dal semplice rubinetto.