La lunga pausa dal tran-tran quotidiano delle feste natalizie è finita e ci ritroviamo rilanciati nella frenetica vita lavorativa e nello stress; sembra ieri che ci ingozzavamo a tavola per ore e facevamo maratone di film melensi sul divano, ed oggi siamo nuovamente in ufficio, in negozio, al cantiere, insomma si ricomincia… ed i nostri animali?
Si perché per più di una settimana, ci hanno visti più presenti, hanno subito invasioni di amici e parenti, hanno ricevuto bocconi extra, giochi e concessioni straordinarie e d’improvviso torniamo ad essere iper-eccitati, veloci, severi e stanchi.
Agli occhi dei nostri cani, gatti, conigli, criceti, pappagalli e chi più ne ha più ne metta, dobbiamo sembrare dei pazzi, e proprio come succede a noi, che abbiamo la “depressione post vacanze”, loro potrebbero sentirsi disorientati, trascurati e manifestare comportamenti insoliti, strani; si perché l’incoerenza li manda in confusione.
Ricordiamo che gli animali vivono la loro vita con costanza, abitudini giornaliere, rituali; come riportarli alla “normalità”? Con pazienza, costanza, gentilezza e soprattutto gradualmente.
Ecco alcuni esempi utili da mettere in pratica:
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Se passavate molto tempo con il cagnolino, prima di andare a lavoro, almeno nei primi giorni, fate il sacrificio di svegliarvi con un leggero anticipo e dedicategli una passeggiata più lunga del solito, lasciategli qualcosa che lo intrattenga (ossi, kong ecc.).
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Se al pappagallo dedicavate ore di interazione, nella voliera (che sia debitamente ampia) inserite più giochi (atossici e naturali) del solito e nuove attività da svolgere.
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Se garantivate libertà h 24 al coniglietto perché potevate vigilare costantemente per la sua sicurezza, che non vi venga in mente ora di recluderlo in una gabbia o un recinto quando non ci siete, ma rendete una camera o tutta casa “a prova di coniglio”.
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Se il gatto riposava con voi al caldo sul divano per lunghe ore, fate in modo da lasciargli un vostro indumento li dove riposavate insieme, una copertina e numerosi giochi coi quali potersi “sfogare”.
Per la maggior parte dei nostri pets, l’assenza, o comunque la privazione della nostra presenza è vissuta come una punizione, un qualcosa di incomprensibile, ecco perché è fondamentale essere molto comprensivi e se ci sono comportamenti insoliti segnalarli al nostro veterinario che ci saprà indirizzare correttamente.
Noi pretendiamo che comprendano tante cose: quando siamo stanchi, la domenica mattina, le feste, il rientro a lavoro, le vacanze, e loro spesso lo fanno, perché possiedono un’intelligenza sensibile ed hanno con noi un rapporto empatico profondo, ma ogni tanto cerchiamo di “metterci nei loro panni” e proviamo a fare un passo noi “umani” nella loro direzione!