Una “manita” sul corto muso bianconero: il Napoli di Spalletti schianta la Juve di Allegri con 5 reti, ricacciandola a 10 punti di distanza e mandando un messaggio eloquente a tutte le ipotetiche concorrenti allo scudetto.
Il catenaccio juventino è durato poco meno di un quarto d’ora: tanto è bastato al Napoli per passare, dopo un inizio autorevole, con un’azione splendida per velocità e tecnica.
A iniziare e concludere il tutto Kvaratskhelia, che innescato da un recupero dell’onnipresente Lobotka, si è accentrato, consentendo a Zielinski e Politano di sfondare sul lato opposto e poi andando a chiudere l’azione sul cross dell’ex Inter con una spettacolare sforbiciata.
Osimhen ha reso inutile il miracolo di Szczesny, ribadendo in rete di testa e facendo esplodere il “Maradona”: costretta a mettere il muso fuori del bunker, la Juve si è anche resa pericolosa sfruttando un paio di erroracci di Rrahmani, colpendo una traversa con Di Maria e impegnando Meret con Milik.
Nel momento migliore dei bianconeri il Napoli ha trovato il raddoppio con Kvaratskhelia, pronto a sfruttare di piatto destro l’assist di Osimhen, liberato da un erroraccio di Bremer: il difensore brasiliano, mandato al manicomio dal centravanti nigeriano, vivrà molte notti insonni ripensando a questa partita.
La Juventus è riuscita a chiudere il primo tempo comunque a contatto grazie alla rete dell’ex PSG, liberato in area dopo un fortunoso rimpallo tra Lobotka, Zielinski e Kim, ma la splendida rete di Rrahmani su corner a inizio ripresa ha di fatto chiuso il match.
Sulle ali dell’entusiasmo, il Napoli ha imperversato sui resti di una Juve ormai allo sbando, colpendo ancora con “Air Victor” Osimhen, volato in cielo per raccogliere l’assist di Kvara dopo il recupero di Mario Rui su un’altra incertezza di Bremer, e chiudendo i conti con Elmas, lesto a raccogliere l’assist di Di Lorenzo e a bruciare il portiere polacco di sinistro.
Il pareggio, in rimonta, del Milan a Lecce allarga il divario tra gli azzurri e i rossoneri secondi in classifica, portandolo a 9 punti e rendendo questo “altro campionato”, iniziato dopo la sosta e tanto auspicato dai media nazionali, molto simile a quello finito a Novembre, con il Napoli a dominare e gli altri ad arrancare.
In attesa di chiudere il girone di andata sabato prossimo con il derby di Salerno, gli azzurri devono ritrovare in fretta la concentrazione, per affrontare al meglio l’esordio in Coppa Italia di stasera (ore 21) contro la Cremonese, ultima in classifica e appena affidata a Ballardini dopo l’esonero di Alvini.
L’occasione di dare spazio a chi sta giocando di meno, per Spalletti, è assai ghiotta: non è quindi azzardato ipotizzare un 11 totalmente rinnovato, con l’esordio di Sirigu e Bereszynski, il ritorno di Olivera, Ostigard e Juan Jesus, il rilancio di Demme e Gaetano, e le chiavi dell’attacco affidate a Raspadori, Simeone e Zerbin (Lozano è squalificato).
Tra azzurri e grigiorossi, a Napoli, ci sono solo due precedenti nella seconda competizione nazionale, e il più recente risale a quasi 30 anni fa: l’11 Ottobre 1994 Carbone (doppietta) ed Agostini regalarono una delle poche gioie sulla panchina partenopea a Vincenzo Guerini, esonerato di lì a poco.
Quindici giorni dopo, allo “Zini”, a guidare i partenopei c’era già Vujadin Boskov, che condusse la squadra al passaggio del turno con un’altra vittoria, firmata dal “Condor” ex Milan.
L’altro confronto giocato a Fuorigrotta risale addirittura al 30 Agosto 1981, quando a decidere la sfida tra il Napoli di Marchesi e Krol e i lombardi, che in panchina presentavano un giovane di nome Gianluca Vialli, fu Pellegrini.
La partita di stasera non va sottovalutata, sia perché una squadra così forte ha il dovere di provare a raggiungere ogni traguardo, sia perché restare in pista in Coppa Italia consentirebbe a tanti giocatori importanti, ultimamente poco impiegati, di continuare a trovare lo spazio che meritano, in modo da essere pronti quando ci sarà bisogno di loro in campionato.
Serve una vittoria dunque, per regalarsi i quarti di finale contro la Roma, e proseguire anche l’avventura in Coppa Italia.