Il Premio Strega Europeo è nato nel 2014 in occasione del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’UE, il riconoscimento vuole rendere omaggio alla cultura del vecchio continente e ai suoi legami con l’Italia.
Concorrono ad ottenere il premio cinque scrittori recentemente tradotti e pubblicati in Italia che hanno vinto nei Paesi di provenienza un importante riconoscimento nazionale: cinque voci rappresentative di tradizioni letterarie e aree linguistiche diverse e cinque modi di esplorare le latitudini possibili del romanzo contemporaneo.
La cinquina è stata annunciata il 15 settembre alla conferenza stampa del Salone internazionale del Libro di Torino, con cui il Premio Strega Europeo consolida la collaborazione.
I cinque candidati al Premio Strega Europeo 2021 sono: Ana Blandiana con ‘Applausi nel cassetto’ (Elliot); Aixa de la Cruz con ‘Transito’ (Perrone); Georgi Gospodinov con ‘Cronorifugio’ (Voland); Hervé Le Tellier con ‘L’anomalia’ (La nave di Teseo) e Anne Weber con ‘Annette, un poema eroico’ (Mondadori).
Le autrici e gli autori candidati presenteranno al Salone i rispettivi libri in gara, ciascuno in un incontro individuale, tra venerdì 15 ottobre e domenica 17 ottobre. La cerimonia di premiazione sarà domenica 17 ottobre alle 18.30 al Circolo dei Lettori di Torino.
Applausi nel cassetto di Ana Blandiana
Sorvegliato dai servizi segreti, lo scrittore Alexandru Serban si ritira in un luogo remoto sulle rive del Danubio per raccontare le sue vicende di perseguitato politico, costretto al ricovero coatto e al progressivo abbandono dei rapporti sociali. Scrivere è il suo atto di ribellione e di libertà, un gesto simbolico compiuto anche dall’autrice di questa opera straordinaria. Miracoloso intreccio tra finzione e realtà, Applausi nel cassetto è il primo romanzo della poetessa romena Ana Blandiana. Frutto di anni di lavoro – e non poteva essere altrimenti – è la trasposizione creativa del vissuto di un’artista che negli anni Ottanta subì la censura e l’isolamento da parte del regime di Ceausescu. Pedinata dalla Securitate, isolata dagli affetti e impossibilitata a pubblicare, Blandiana mette in atto la propria resistenza all’annientamento continuando a scrivere, come il protagonista del suo romanzo. Con una prosa dal fraseggio ampio, che ci conduce attraverso molteplici piani narrativi e luoghi diversi – una città in continuo rifacimento, lo scavo archeologico di un sito bizantino, un ospedale psichiatrico, il fiume e la sua forza inarrestabile -, l’autrice dà vita a un’opera-mondo appassionante, ricca di simboli e profondità, che evidenzia la tensione tra individuo e Storia, tra libertà/prigionia e creazione artistica, da sempre in lotta contro la follia lucida della dittatura.
Transito di Aixa De La Cruz
Alla soglia dei trent’anni, Aixa de la Cruz raccoglie i ricordi dei momenti più significativi della sua vita: dal giorno in cui una delle sue migliori amiche rimane gravemente ferita in un incidente stradale al divorzio, dai rapporti sessuali con altre donne all’infanzia passata senza un biopadre. Come in un vortice, risucchia i legami, la famiglia, l’identità. Li mastica e li risputa. Si interroga sull’idea di colpa, non sulla sua accezione religiosa, ma come l’intercapedine in cui si forma la giustizia poetica. Riflette sull’attualità che la circonda e che influenza la sua generazione, il movimento #MeToo, lo scandalo delle torture di Abu Ghraib, la femminilizzazione della politica. Transito accumula esperienza su esperienza fino a innalzare un muro e invita, o forse trascina, il lettore a passare dall’altra parte. Quella di Aixa de la Cruz è la scrittura impure dell’io: tra narrazione e saggio sull’identità sessuale, letteratura confessionale e autofiction, rassegna di tweet e insieme di teorie. Ma questa litania viene interrotta quando l’io incontra l’altro e le fantasticherie si fanno carne e le cicatrici riprendono a sanguinare.
Cronorifugio di Georgi Gospodinov
Gaustìn, un bizzarro personaggio che vaga nel tempo, inaugura a Zurigo una “clinica del passato” dove accoglie quanti hanno perso la memoria per aiutarli a riappropriarsi dei loro ricordi. Ogni piano dell’edificio riproduce nei dettagli un decennio del secolo scorso, e la prospettiva di un confortevole rifugio dal presente finisce per allettare anche chi è perfettamente sano. In Europa intanto viene indetto il primo referendum sul passato e la campagna elettorale si fa ben presto movimentata… Il nuovo, attesissimo romanzo di Georgi Gospodinov ci porta a Zurigo, Sofia, Vienna, Sarajevo, Brooklyn, e in altri luoghi e tempi, e ci mette di fronte a tutta l’incertezza del futuro, mescolando satira e nostalgia, storia e ironia, in un irresistibile viaggio nello sconfinato continente di ieri.
L’anomalia di Hervé Le Tellier
Nel marzo 2021, un Boeing 787 di Air France in volo da Parigi a New York incappa in una grande turbolenza prima di atterrare. Tre mesi dopo lo stesso aereo, con gli stessi passeggeri e un identico equipaggio, ricontatta i controllori di volo dell’aeroporto JFK. L’inspiegabile duplicazione preoccupa CIA, FBI e gli alti comandi dell’esercito, che dirottano l’aereo in una base militare. Le indagini degli Stati Uniti e delle altre potenze scatenano una caccia all’uomo planetaria per rintracciare i misteriosi doppi di tutte le persone a bordo. Ma durante quei tre mesi fatali, le vite di alcuni di loro sono cambiate per sempre: chi ha combattuto un male incurabile, chi ha raggiunto il successo soltanto dopo un gesto estremo, chi ha trovato l’amore e chi si è lasciato per sempre, chi ha finalmente affrontato le sue bugie. Tutti credevano di avere una vita segreta. Nessuno immaginava fino a che punto fosse vero. In un romanzo imprevedibile – dove la letteratura sfida la logica, la scienza, tutto quello in cui crediamo – Hervé Le Tellier racconta la verità e i suoi inganni, alla ricerca dell’anomalia nascosta che può sfiorare la vita di ognuno di noi.
Annette, un poema eroico di Anne Weber
Gli eroi sono passati di moda nella letteratura, nel nostro mondo disincantato c’è spazio solo per gli antieroi, per raccontare una vita straordinaria bisogna inventarsi qualcosa: ad esempio, cantarla in modo epico, poeticamente. Ed è proprio quello che fa Anne Weber in questo libro, nel quale racconta le gesta di Annette Beaumanoir che – nata in Bretagna nel 1923 in una famiglia di umili origini – vive nientemeno che nella convinzione che il mondo dovrebbe essere un posto più giusto. Da ragazza, combatte nella Resistenza e salva degli ebrei dalla deportazione. Dopo la guerra, si sposa, studia medicina, diventa neurofisiologa, ha tre figli, poi collabora clandestinamente con il movimento per l’indipendenza algerina. Tradita, viene arrestata e condannata a dieci anni di prigione, ma riesce a fuggire. Entra a far parte del primo governo dell’Algeria indipendente e rischia di nuovo la morte dopo il colpo di stato contro il presidente Ben Bella nel 1965 riuscendo a malapena a scappare. Quindi lavora in una clinica di Ginevra fino a quando la sentenza del tribunale non viene annullata e può tornare in Francia. Oggi Anne Beaumanoir vive in un villaggio nel Sud della Francia, dove Anne Weber l’ha incontrata, ascoltata a lungo per poi trasporre la sua storia in una canzone meravigliosamente semplice e potente che ci illustra il suo coraggio, la sua forza di volontà ma anche i suoi errori e i suoi conflitti interiori. È incredibile quanto sia moderna la vecchia forma dell’epica e con quanta forza riesca a parlarci di temi enormi. Cosa spinge qualcuno a resistere? Cosa deve sacrificare? Fin dove può arrivare? Cosa può ottenere?