«In Bestie di scena – spiega la regista – c’è una comunità in fuga. Come Adamo ed Eva cacciati dal paradiso, le bestie finiscono su un palcoscenico pieno d’insidie e di tentazioni, il luogo del peccato, il mondo terreno. Lo spettacolo ha assunto il suo vero significato nel momento in cui ho rinunciato al tema che avrei voluto trattare. Volevo raccontare il lavoro dell’attore, la sua fatica, la sua necessità, il suo abbandono totale fino alla perdita della vergogna e alla fine mi sono ritrovata di fronte a una piccola comunità di esseri primitivi, spaesati, fragili, un gruppo di “imbecilli” che, come gesto estremo, consegnano agli spettatori i loro vestiti sudati, rinunciando a tutto. Da questa rinuncia è cominciato tutto, si è creata una strana atmosfera che non ci ha più lasciati e lo spettacolo si è generato da solo».
Lo spettacolo inizia senza sapere precisamente quando. Sipario aperto, luci accese e 13 attori che in perfetta sincronia, come telecomandati, eseguono movimenti identici, attraversando tutto il palcoscenico in ogni direzione. Poi,uno alla volta si spogliano e si presentano davanti al pubblico timorosi, pudici, pieni di vergogna per le proprie e le altrui nudità.
Da qui in poi oggetti prepotentemente posti sul palcoscenico generano reazioni, singole e comunitarie, che porteranno i personaggi a perdere del tutto i freni inibitori, a mostrarsi per quello che sono e quando gli sarà proposto di rivestirsi non ne avranno bisogno perché ormai cresciuti, liberi, sfiniti.Di questo spettacolo mi è piaciuto tutto,le luci,essenziali e forti nel sottolineare le azioni e gli stati d’animo creati sul palco, l’uso e l’ingresso degli attrezzi di scena, gli attori, bravissimi, interpreti abili e capaci, fisicamente preparati per affrontare una performance molto impegnativa, la cura per ogni dettaglio e il continuo movimento creato sul palcoscenico, caotico ma ordinato, dove ognuno sapeva perfettamente cosa fare , come in una bellissima coreografia, emozionante, travolgente e magistralmente diretta.
Scritto e diretto da: Emma Dante
con: Sandro Maria Campagna, Viola Carinci, Italia Carroccio, Davide Celona, Sabino Civilleri, Roberto Galbo, Carmine Maringola, Ivano Picciallo, Leonarda Saffi, Daniele Savarino, Stephanie Taillandier, Emilia Verginelli, Marta Zollet
e con Daniela Macaluso, Gabriele Gugliara
luci: Cristian Zucaro
coproduzione: Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Atto Unico, Compagnia Sud Costa Occidentale, Teatro Biondo di Palermo, Festival d’Avignon; coordinamento e distribuzione: Aldo Miguel Grompone, Roma
In scena: 05/02/2019 – 10/02/2019
Teatro Bellini v. Conte di Ruvo 16