Adult Swim ha diffuso il nuovo trailer di Primal, l’attesa serie di Genndy “Samurai Jack” Tartakowsky. Questo terzo video dura più del doppio dei precedenti (2:04), e rivela la data di release. Primal sarà composta di episodio da 30 minuti ciascuno, verrà lanciata il prossimo 7 ottobre, in una premiere di cinque serate. I primi cinque episodi verranno cioè trasmessi consecutivamente, un episodio al giorno.
Tartakowsky ha di recente ha lavorato come regista di Hotel Transylvania, ma vanno ricordati anche i suoi Star Wars: The clone war e Il laboratorio di Dexter. Conosciuto come un maestro dell’animazione, soprattutto per l’ abilità quasi rivoluzionaria nei movimenti e nelle coreografie, il suo stile parte dalla scuola “Tex Avery”, evolvendosi ben presto in qualcosa di molto personale. Estremamente sintetico ed efficace, il regista e cartoonist imprime ai suoi personaggi tanto un dinamismo fluido e convolgente quanto una intensa umanità, restituita soprattutto attraverso un intreccio di espressioni chiare ma sottili.
Tartakoswky sembra adorare il silenzio, tanto che molte delle sue sequenze animate più belle sono prive di battute, giocate sulla pura espressività dei personaggi: sguardi lunghi, smorfie di dolore o disgusto, rabbia: quello del regista è un modo di narrare immediato ed emotivo, che porta la regola aurea dello “show, don’t tell” fin nell’intimo emozionale dei propri protagonisti. Ne è una prova la già citata “Samurai Jack”, serie animata dai toni vagamente Milleriani, prodotta per Cartoon Network tra il 2001 e il 2004. Un piccolo cult interrotto troppo presto, che si è meritato nel 2017 una serie conclusiva trasmessa da Adult Swim.
La stessa rete che da ottobre rilascerà Primal. Il nuovo lavoro venne annunciato dall’autore al Festival di Annecy, nella sezione Work in Progress, assieme ad una sinossi. Sarà la storia di un uomo primitivo e un dinosauro, che isolati dai rispettivi gruppi, decideranno di collaborare, mettendo da parte i loro istinti primari. Una serie che si preannucia forte, quasi brutale, tutta incentrata sulla sopravvivenza e l’adattamento. La sua particolarità sarà però l’assenza totale di dialoghi: l’approccio laconico dell’autore troverà la sua espressione massima, in un lavoro in cui la narrazione sarà tutta basata sull’animazione e sull’uso di immagini, per raccontare nella maniera più diretta possibile temi delicati e potenti, come la fame, la malattia, la sopravvivenza.