Definire brutto il Napoli visto di scena ieri sera all’Olimpico sarebbe riduttivo: la gara dei ragazzi di Gattuso non è mai iniziata. Una Lazio mediocre ma molto volitiva vince, meritatamente, con due tiri in porta, senza che i partenopei accennino una benchè minima reazione.
Cercare le colpe nel solo modulo sarebbe inutile oltre che sbagliato: questa è una squadra con poco carattere, che approccia malissimo la maggior parte delle partite e che raramente riesce a cambiare passo in corsa. Già domenica scorsa, contro la Samp, si era visto un primo tempo disgustoso che solo Lozano era riuscito, nel secondo tempo, a far dimenticare. Il messicano, ad oggi, è l’unico a fare la differenza in campo e a giocare con la giusta determinazione: una beffa atroce il suo infortunio, che si aggiunge a quello di Osimhen e Mertens.
Gattuso si ostina a presentare il medesimo modulo con calciatori inadatti per caratteristiche tecniche e/o caratteriali. Il catenaccio con il quale aveva vinto la coppa Italia e risollevato il Napoli l’anno scorso è stato messo da parte e favore di un gioco che si è visto molto raramente. Le partite che non si possono vincere, si può provare a non perderle….
Sarebbe il caso che il tecnico calabrese si mostrasse più elastico nelle scelte e che desse fiducia a giocatori che hanno continuità di rendimento, come Demme, rispetto ad altri dal pedigree molto pubblicizzato ma dal rendimento scadente, Fabian è il tipico esempio. Uno scempio la gara di Mario Rui, miracolato dall’infortunio di Ghoulam, che continua ad essere il titolare e a far rimpiangere nientemeno che Hysaj. Anche la scelta di far riposare Manolas in una gara del genere non ha pagato: Maksimovic, che chiede ingaggi faraonici, farebbe bene a fare un bagno di umiltà.
Il primo gol della Lazio è da festival della sciatteria: Marusic, un destro, scende a sinistra, ignorato da Politano e con Di Lorenzo che si piazza sulla linea dell’area di rigore in una posizione inutile; la palla scavalca il metro e novanta del difensore serbo che contempla Immobile che fa gol.
Encefalogramma piatto per gli azzurri: un tiro di Fabian facile facile per l’ex Reina che si è goduto una serata di relax: tutta qui la reazione (?!) del Napoli. Manca un rosso ad Immobile, ma ormai non fa nemmeno notizia.
La ripresa è la normale continuazione del primo tempo, finchè Mario Rui decide di chiudere la gara regalando alla Lazio la palla per il raddoppio di Luis Alberto.
Meglio soprassedere sui cambi: dopo Manolas per KK infortunato e ammonito entrano Lobotka (…) con Elmas (ignorato e poco utilizzato), poi Ghoulam e infine persino Malcuit…un finale di una tristezza infinita con i calciatori azzurri a passare palla all’indietro e tutti noi ad aspettare il fischio finale che avrebbe messo fine all’agonia. L’infortunio di Lozano la ciliegina sulla torta di una serata da dimenticare…o forse da ricordare.
Il calendario sorride adesso agli azzurri, otto gare con avversari assolutamente abbordabili, a partire da quella con il derelitto Torino di Giampaolo di mercoledì: non si può più sbagliare.