L’inciviltà, l’incoscienza e la spericolatezza alla guida, a quanto pare, non conoscono limiti; e così, non solo ogni giorno siamo costretti a ricevere terribili notizie di incidenti stradali, ora si aggiunge anche un episodio molto triste avvenuto nel Golfo di Napoli. Secondo quanto emerso solo nelle scorse ore attraverso gli organi di stampa, nella notte tra il 26 e il 27 luglio, dopo la festa di Sant’Anna a Ischia, al largo di Bacoli, si è verificato uno scontro tra due gommoni dal cospicuo valore economico, per il quale si sono registrati ben quattro feriti, di cui uno in condizioni molto gravi. Si tratta di un sessantenne di Napoli che, con un polmone perforato e otto costole rotte, è stato trasportato all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Fortunatamente le persone che sono state sobbalzate in mare dopo l’impatto, sono state prontamente soccorse dalla Guardia Costiera, in quanto coloro che hanno invaso lo scafo che ha avuto la peggio sono persino fuggiti senza prestare soccorso, proprio come dei veri e propri pirati della strada. Ovviamente, la Guardia Costiera si è subito attivata per individuare i responsabili e, in meno di 24 ore, grazie a testimonianze oculari e ai sistemi di videosorveglianza, sono arrivati ad identificare un natante fermo a Mergellina, il quale potrebbe corrispondere a quello coinvolto nell’episodio. Sulla base delle primissime indagini, questa imbarcazione apparterrebbe a due pregiudicati di Secondigliano; ma è doveroso specificare che solo il prosieguo dell’attività investigativa da parte della polizia marittima potrà dare conferme assolute.
Tra le ipotesi che hanno portato allo scontro, non si esclude che i due gommoni fossero stati lanciati a folle velocità per una gara in mare, una pratica pericolosa che, a quanto sembra, è pure abbastanza frequente in zona, nel buio della notte.
Sta di certo, che, anche questa notizia che – come dicevamo – è stata resa nota solo nelle scorse ore, riporta al centro dell’attenzione il tema della sicurezza in mare ma, più in generale, alla guida, a prescindere da quale sia il mezzo adoperato. Proprio nelle scorse settimane, come tutti possiamo ricordare, due bambini, due cuginetti, in Sicilia, sono stati uccisi dalla totale incoscienza di un uomo con il suo suv. Quando capiremo che le auto, le moto, così come anche le imbarcazioni, non sono giocattoli? Quando capiremo che, alla guida, abbiamo tra le mani la responsabilità della vita di altre persone e non possiamo permetterci il lusso di concederci distrazioni o divertimenti? Episodi come questi ci devono far riflettere sul come, forse, sia il caso di rendere ancora più stringenti la concessioni delle patenti perché i pazzi, potenziali assassini, sono veramente tanti e i mezzi di trasporto, con loro, diventano vere e proprie armi.