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© 2022 Senzalinea testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 11/11/2015.Direttore Responsabile Enrico Pentonieri
Giallo Senzalinea

BARBIE&KEN KILLERS: KARLA HOMOLKA E PAUL BERNARDO

Vera Gallinoro
Vera Gallinoro 5 mesi fa
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9 Min Lettura
Barbie e ken
Barbie e ken
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Karla e Paul sono una coppia di giovani sposi passati alla storia come “Barbie & Ken killers” responsabili di aver rapito, stuprato e assassinato giovani adolescenti in Canada. Una coppia apparentemente perfetta ma che nascondeva il germe del male, pronta a superare ogni limite.

CHI ERANO BARBIE&KEN ?

Una coppia apparentemente perfetta, Barbie e Ken, quella che farebbe sognare giovani ragazzine davanti ad un telefilm americano: lui bellissimo ed intelligente con un ottimo lavoro in banca, lei con un QI più alto rispetto alla media, una lunga chioma bionda, amante degli animali e appassionata di canto e ballo.

Dietro quest’apparente velo di perfezione si nascondono oscuri segreti a partire dalle loro famiglie d’origine. Il padre di Paul è stato denunciato per molestie nei confronti della figlia più piccola. A seguito di un litigio con la madre scoprirà che quello in realtà non è il suo vero padre e ne rimarrà molto turbato tanto da volerlo imitare in tutto e per tutto svalorizzando la tesi della madre.

Karla è figlia di una coppia scambista e poliamorosa, probabilmente grazie a questo sopporterà i vari tradimenti di Paul e acconsentirà a tutte le sue fantasie pur di non perderlo.

Paul era estremamente violento sia tra le lenzuola che fuori; infatti, non avrà nessuna relazione stabile prima di Karla se non  rapporti occasionali dai quali le ragazze si dilegueranno scappando più lontano possibile.

Karla sarà diversa, è diversa perché lei è disposta a farsi menare quanto gli pare sia durante il sesso che al di fuori. Questo è il suo pregio ma chiaramente ha anche un difetto, un difetto che a Paul proprio non va giù ovvero che lei abbia avuto rapporti sessuali prima di lui.

Paul la colpevolizzerà a lungo e la costringerà ad un grosso gesto per farsi perdonare, da questo avrà origine il primo cadavere.

GLI OMICIDI

La sorellina quattordicenne di Karla aveva preso una cotta per Paul e anche a lui piaceva molto perché era tanto simile a Karla ma con un importante caratteristica in più: era vergine. Per farsi perdonare della sua mancata verginità Karla avrebbe dovuto concedergli la verginità della sorella. Lei acconsentì.

La coppia le somministra un pesante sonnifero per animali e Tammy verrà così violentata la notte del 23 dicembre del 1990, il tutto verrà anche ripreso con una cinepresa.

Purtroppo, qualcosa va storto: Tammy inizia a vomitare da svenuta e soffoca con il suo stesso vomito. Decidono così in tutta calma di lavarla, vestirla e rimetterla a letto ed infine chiameranno i soccorsi.

Non verrà fatta nessuna autopsia sul corpo della piccola Tammy e verrà dichiarata deceduta per “morte accidentale”.

Paul prenderà malissimo la morte della ragazzina e scaricherà la colpa su Karla picchiandola spesso per questo motivo.

A Paul questo però non basta e diventerà quello che i giornali chiameranno “Lo stupratore di San Catherine”: uscirà nel cuore della notte per andare a stuprare giovani adolescenti. Karla sarà  cosciente di ciò e rimarrà particolarmente infastidita della scelta di tenerla fuori dai giochi.

Ci saranno svariate segnalazioni a carico di Paul ma con le sue competenze comunicative e di manipolazione riuscirà a non essere mai sospettato, rilascerà anche volontariamente il suo DNA che non verrà mai analizzato.

Il 14 giugno 1991 Paul rapirà Leslie Mahaffy e la porterà a casa. Il mattino seguente Karla troverà sul tavolo due bicchieri in cristallo usati che erano stati acquistati per l’imminente matrimonio, va su tutte le furie e sfogherà la sua rabbia su Leslie picchiandola selvaggiamente; Paul riprenderà il tutto con la telecamera.

Purtroppo, durante le violenze cade la benda stretta sugli occhi della vittima che vedrà i suoi aguzzini in volto quindi Barbie e Ken sono costretti ad ucciderla.

Il cadavere della quattordicenne verrà tagliato in pezzi , cementato e abbandonato in un lago non poco distante.

È la volta di Kristen French, viene rapita in pieno giorno da entrambi. Kristen ha 16 anni, a differenza delle altre vittime non viene bendata, probabilmente già decisi ad ammazzarla.

Creeranno una dinamica quasi familiare, le vittime non saranno mai rinchiuse in cantine buie o legate e imbavagliate ma si verranno a creare situazioni amichevoli intervallati da ore di estrema violenza e abusi.

Il corpo di Kristen verrà gettato in un fosso e ritrovato da un camionista con i capelli rasati, probabilmente uno dei tanti soprusi subiti dalla povera sedicenne.

LA CATTURA

A seguito delle ennesime botte ricevute da Paul, Karla stavolta è costretta a recarsi in ospedale per via di varie ossa rotte. Solo con quest’episodio i genitori di Karla si rendono conto che forse Paul non era poi quel bravo ragazzo che tanto sembrava e la costringono a non far ritorno al tetto coniugale.

La convinceranno a sporgere denuncia; Karla si reca al distretto e mentre sta denunciando l’accaduto capisce che i poliziotti hanno notato l’orologetto che portava: si trattava di un orologio della Disney che davano in omaggio solo a Disneyworld, lo stesso che i genitori di Kristen avevano denunciato durante la scomparsa.

Karla chiamerà così il suo avvocato e inizierà a confessare tutto, ponendosi sempre in una condizione di vittima nonostante anche lei avesse partecipato alle violenze, agli abusi e agli omicidi. Inoltre, per riuscire ad interpretare bene la parte della vittima leggerà numerosi libri scritti da vittime di abusi.

Il piano di Karla non andrà però a buon fine perché la difesa mostrerà i video delle sevizie dove anche lei è parte attiva.

Verrà quindi condannata a 12 anni di reclusione mentre Paul all’ergastolo.

Karla ad oggi è una donna libera, si è sposata con il fratello del suo avvocato e ha avuto tre figli.

IL PROFILO

Paul, l’apparente Ken, crede di poter avere tutto ciò che brama, un narcisista patologico che obbligherà le sue vittime a chiamarlo “Mio Re” durante le violenze.

Non conosce altro modo di relazionarsi con il sesso opposto se non con la violenza e la sopraffazione, ciò che ha imparato dalla sua famiglia unita da un matrimonio combinato tra violenze, alcolismo, accuse e condanne.

Karla, una giovane ragazza che invece seguirà l’esempio della madre per mantenere in vita la sua relazione: la madre non sarà mai realmente convinta di voler impostare una relazione poliamorosa ma piuttosto che separarsi dall’amato porterà avanti questa non scelta.

Per Karla sarà lo stesso, costretta a superare ogni limite per non perdere Paul, all’ insegna della dipendenza emotiva e della paura dell’abbandono.

EREDITÀ

I macabri reati della coppia canadese hanno ispirato film e documentari.

Le vicende di “Barbie&Ken killers” mostrano gli estremi di una relazione tossica, dove l’annullamento di uno ciba l’altro che non ne sarà mai sazio.

È banale credere, da un punto di vista esterno, di essere in grado di divincolarsi da questi orrori nonostante i sentimenti sani o malati che siano ; eppure, la storia ci insegna che la depersonalizzazione delle vittime non è cosa lontana o rara: per la folle volontà di singoli uomini si sono mobilitati, e si mobilitano ancora, milioni e milioni di persone per mettere in piedi leggi razziali, guerre e stermini.

Gli uomini obbedienti non erano narcisisti, psicopatici o disturbati ma ,citando la filosofa Hannah Arendt, “erano gente terribilmente normale” che serviva piccoli uomini instabili anche sporcandosi le mani in prima persona.

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Vera Gallinoro Mag 6, 2023
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Pubblicato da Vera Gallinoro
Nata a Napoli il 16 dicembre 1999, sotto il segno del sagittario. Studentessa di Psicologia, attenta ai dettagli taciti. Impegnata nel sociale con attività di volontariato. Appassionata di scrittura dai tempi del giornalino scolastico. Vegetariana, innamorata profondamente di Napoli, dell’ arte e dei miti greci.
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