Il Napoli si rialza subito: smaltita in fretta la delusione legata alla sconfitta di Bergamo, che ha portato via le residue speranze Champions, gli azzurri battono la Roma 2-1 grazie ad una magia di Insigne e agganciano i giallorossi al quinto posto.
Nonostante il piazzamento in campionato abbia un valore relativo per i partenopei, già qualificati ai gironi di Europa League grazie alla conquista della Coppa Italia, mister Gattuso ha ribadito di non volere altri cali di tensione nelle restanti 8 partite di campionato, a partire dalla trasferta di mercoledì (ore 19:30) a Marassi contro un Genoa in piena lotta salvezza.
Il bilancio dei 47 precedenti al “Luigi Ferraris” in Serie A del resto parla di una trasferta tradizionalmente non semplice per il Napoli, sconfitto 18 volte a fronte di sole 12 vittorie e di 17 pareggi.
E’ anche vero che gli azzurri sono imbattuti a Genova contro i rossoblù da più di 8 anni: l’ultimo k.o. è infatti il 3-2 del 29 Gennaio 2012, deciso da una doppietta di Palacio e da un gol di Gilardino, che resero inutili le reti di Cavani e Lavezzi nel finale.
Le ultime due sfide si sono invece concluse con due vittorie del Napoli: il 3-2 del 25 Ottobre 2017 porta la firma di Dries Mertens, autore di una doppietta (gol su punizione e sinistro al fulmicotone sotto la traversa dopo un incredibile stop a seguire di suola su lancio lungo), mentre il 2-1 del 10 Novembre 2018 (sfida giocata su un terreno impossibile causa nubifragio a partita in corso) fu deciso da un’autorete di Biraschi.
Un altro centravanti azzurro mise a segno una doppietta a Marassi in una vittoria per 3-2: il 24 Ottobre 1976 “Mister 2 Miliardi”, al secolo Beppe Savoldi, regalò al Napoli di Pesaola la vetta provvisoria della classifica (anche se si era solo alla terza giornata di campionato).
Anche l’ex di giornata, Goran Pandev, firmò da attaccante del Napoli una doppietta decisiva a Marassi contro il Genoa, nel 2-0 del 28 Settembre 2013.
Le sfide tra il “ciuccio” ed il “grifone” sono state spesso caratterizzate da tantissimi gol, specie a Marassi: basti pensare al pirotecnico 4-3 del 19 Gennaio 1992 con il quale il Napoli di Ranieri superò il Genoa di Osvaldo Bagnoli (gol di Zola, Silenzi, Careca ed Alemão), oppure al perentorio 4-1 del 13 Settembre 2009 con il quale i rossoblù di Gasperini si imposero sugli azzurri di Donadoni (di Hamsik il gol dell’illusorio vantaggio).
In quella partita per i padroni di casa andò a segno, tra gli altri, Giandomenico Mesto, che da ex genoano mise lo zampino in un’altra sfida ricca di gol: nel 4-2 dell’11 Novembre 2012 il terzino azzurro pareggiò il gol di Immobile, mentre Cavani, Hamsik ed Insigne vanificarono il secondo vantaggio rossoblù firmato da Bertolacci.
Non sono mancati neanche pareggi all’insegna delle goleade: il 3-3 del 25 Settembre 1994 fece registrare il primo gol in Italia del libero brasiliano del Napoli Andrè Cruz, che si sarebbe ripetuto spesso (soprattutto grazie alle sue magistrali punizioni di sinistro) per la gioia dei tifosi partenopei.
Anche la prima sfida giocata a Genova in Serie A fu un pari ricco di gol: nel 2-2 del 1 Giugno 1930 per gli azzurri andarono a segno Vojak e Roggia.
E’ però un pareggio a reti bianche quello che i tifosi azzurri ricordano con maggior affetto, ed è l’ultima partita giocata dalle due squadre in Serie B: il 10 Giugno 2007 al “Ferraris” Genoa e Napoli, dopo una sfida equilibrata e vibrante, salirono a braccetto in Serie A, grazie al pareggio della Triestina a Piacenza.
Una doppia promozione festeggiata insieme, in modo pacifico e gioioso dalle due tifoserie, allora ancora legate da un fantastico gemellaggio, in un pomeriggio che resterà anche per questo uno spot per chi ama i veri valori del calcio.
Sono passati 13 anni, ed il percorso delle due società (allora entrambe lanciatissime) nell’elìte del calcio italiano è stato molto diverso: il Genoa di Preziosi, dopo un paio di buone annate legate ad acquisti indovinati come Milito e Thiago Motta (ed alla sapiente mano di Gasperini), galleggia da tempo ai margini della zona retrocessione.
Il sodalizio del patron De Laurentiis, con buona pace dei detrattori del Presidente, ha invece saputo coniugare una gestione attenta delle finanze con un costante miglioramento dei risultati in campo, che sono sotto gli occhi di tutti: la Coppa Italia recentemente messa in bacheca è il quinto trofeo conquistato in 16 anni, e la speranza è che, con una campagna acquisti mirata, già dal prossimo campionato possa ripartire la caccia al tanto agognato scudetto.