Sono passati 35 anni da quando il bio-esorcista più pazzo e divertente del cinema è entrato nelle nostre vite. Tim Burton, il maestro del macabro e del fantastico, ci riporta nel bizzarro mondo di Beetlejuice con un sequel tanto atteso quanto temuto. Ma le attese sono state ripagate? Il re del gotico ha saputo riaccendere la magia del suo capolavoro senza snaturarne l’anima?
Trama Beetlejuice 2: Un nuovo capitolo nella vita ultraterrena
A distanza di anni dagli eventi del primo film, ritroviamo Lydia Deetz, ormai adulta, alle prese con una nuova fase della sua vita. La casa infestata di Amityville è passata di mano più volte, ma il suo legame con il luogo e con i suoi abitanti spettrali rimane inalterato. La tranquillità, però, viene presto interrotta dal ritorno di un vecchio “amico”: Beetlejuice.
La casa è ora abitata da una nuova famiglia, con una nuova generazione di fantasmi che si aggiungono al già caotico mix di presenze soprannaturali. Lydia, nel frattempo, ha trovato un modo per sfruttare la sua capacità di vedere i morti, trasformando la sua esperienza in un programma televisivo dedicato ai fenomeni paranormali.
Un evento inaspettato riapre il portale tra il mondo dei vivi e quello dei morti, liberando Beetlejuice e scatenando una serie di eventi comici e surreali. Il bio-esorcista più pazzo e divertente del cinema è pronto a combinare nuovi guai, a tormentare i nuovi inquilini e a riaccendere la sua antica rivalità con Lydia.
Una festa per gli occhi e le orecchie
Visivamente, il film è un tripudio di colori sgargianti, forme bizzarre e atmosfere inquietanti. Burton, come sempre, dimostra un talento innato nel creare mondi onirici e surreali, dove il confine tra realtà e fantasia si dissolve. La fotografia è ricca di contrasti, con ombre profonde e luci accecanti che accentuano il carattere grottesco dei personaggi e delle situazioni. Le scenografie sono un vero e proprio spettacolo per gli occhi, con dettagli macabri e ironici che omaggiano il primo film.
La colonna sonora, curata da Danny Elfman, è un altro punto di forza del film. Il compositore ha saputo ricreare l’atmosfera dark e divertente della colonna sonora originale, aggiungendo nuovi temi musicali che si sposano perfettamente con le immagini sullo schermo.
Attori: Vecchi e nuovi volti
Michael Keaton torna a vestire i panni di Beetlejuice con la stessa energia e follia di sempre. Winona Ryder è sempre affascinante nei panni di Lydia Deetz, ormai una donna ma ancora legata al suo passato. Si aggiungono al cast nuovi volti interessanti, che portano una ventata di freschezza alla storia.
Beetlejuice 2 è un film che piacerà ai fan del primo film, ma potrebbe lasciare perplessi i nuovi spettatori. Da un lato, il film è un vero e proprio omaggio al capolavoro del 1988, con citazioni, gag e richiami visivi che faranno sorridere i fan più accaniti. Dall’altro, la trama risulta a tratti prevedibile e manca di quella freschezza e originalità che caratterizzavano il film originale.
A chi è consigliato?
Il film è consigliato a tutti gli appassionati di Tim Burton e del cinema horror-comico. Se amate l’estetica gotica, l’umorismo nero e le storie fantasiose, questo film farà al caso vostro. Ma anche se non siete fan del genere, potreste apprezzare la creatività visiva e la capacità di Burton di creare mondi unici e indimenticabili.
Beetlejuice 2 è un film che divide il pubblico. Da un lato, è un piacere ritrovare i personaggi e l’atmosfera del primo film; dall’altro, manca quella scintilla di originalità che aveva reso il primo film un cult. Nonostante qualche difetto, il film rimane un’esperienza visiva e sonora coinvolgente, che farà divertire e riflettere gli spettatori.