Il “Premio letterario Giovanni Comisso Regione del Veneto – Città di Treviso” è un premio letterario italiano che viene assegnato a Treviso annualmente a un’opera di narrativa italiana e a un’opera bibliografica edita nell’anno di riferimento. Il Premio è indetto per iniziativa dell’Associazione Amici di Giovanni Comisso.
Il Premio Comisso nasce a Treviso nel 1979, per opera di un gruppo di amici dello scrittore.
Marco Belpoliti e Alessandra Necci sono i vincitori della XL edizione del premio letterario Giovanni Comisso rispettivamente per la sezione narrativa italia e Biografia. La cerimonia si è svolta a Treviso sabato 2 ottobre.
Belpoliti si è imposto con “Pianura” (Einaudi) e Necci con “Al cuore dell’impero. Napoleone e le sue donne fra sentimento e potere” (Marsilio).
Nella Narrativa italiana i titoli selezionati erano stati: “Geografie”, di Antonella Anedda (Garzanti), “Pianura”, di Marco Belpoliti (Einaudi), “Splendi come vita”, di Maria Grazia Calandrone (Ponte alle Grazie). Nella Biografia: “Voglia di libri”, di Mario Andreose (La nave di Teseo), “Stella nera. Frammenti di una vita a due”, di Marisa Bulgheroni (Il Saggiatore) e “Al cuore dell’impero. Napoleone e le sue donne fra sentimento e potere” di Alessandra Necci (Marsilio).
Pianura di Marco Belpoliti
Che cos’è una pianura? Che cos’è, in particolare, la pianura italiana per eccellenza, quella Padana? È un territorio, uno spazio geografico, certo. Ma se a disegnarne la mappa è Marco Belpoliti, che in quelle terre ci è nato, la pianura diventa anche luogo dell’anima, condizione esistenziale, traccia indelebile. Con Pianura Belpoliti attraversa il paesaggio naturale e umano, una terra di sogno e di volti, di immaginazioni e di storie. La nebbia, la memoria e la letteratura, i contorni e le radici, gli orizzonti. Insomma, la vita.
Al cuore dell’Impero. Napoleone e le sue donne fra sentimento e potere di Alessandra Necci
Secondo Stendhal, per Napoleone sarebbe stato meglio non avere una famiglia. Genio poliedrico, grande stratega, cinico e al tempo stesso generoso, conosce un destino caratterizzato prima dalla fedeltà e dall’adulazione, poi dagli abbandoni e dai tradimenti di coloro che aveva più beneficiato. Addentrandosi nei meccanismi del potere e negli intrighi di un periodo decisivo nella storia d’Europa, Alessandra Necci fa sapientemente dialogare ricostruzione storica, testimonianze dirette e leggende, sino a ridisegnare una trama di rapporti familiari e sentimentali che sfata i luoghi comuni. Tra interessi nazionali e dinastici, ambizioni personali e collettive, equilibri politici e diplomatici, con un ritmo narrativo incalzante l’autrice mette in rilievo i caratteri e gli obiettivi delle donne che sono state vicine a Napoleone. Alcune sono già celebri, come la creola Giuseppina, capricciosa e sensuale, che rimane imperatrice dopo il divorzio e il successivo matrimonio di Bonaparte con Maria Luisa d’Austria. O come Paolina, bella e voluttuosa, la cui esistenza è costellata di amori fugaci, infedele a tutti tranne che al fratello. L’ascendente di altre personalità è meno noto, ma a volte molto profondo. Su tutte spicca la madre di Napoleone, Letizia, austera matriarca corsa, centrale nella vita del figlio e del clan. Ancora, le sorelle Elisa, calcolatrice ma politicamente molto abile, e Carolina, ossessionata dal potere e dagli intrighi. E la contessa polacca Maria Walewska, disinteressata e generosa amante, che lo raggiunge brevemente all’Elba. Infine, l’ultima figura femminile, Betsy Balcombe, che gli sarà vicina nel primo periodo della prigionia a Sant’Elena. Alessandra Necci si conferma capace di rileggere con maestria la storia italiana ed europea, ma soprattutto di esaminare in un’ottica diversa le vicende di uno dei più grandi personaggi di tutti i tempi, Napoleone Bonaparte.